Attualità Italiana

Lo strazio del fratello di Maria Chindamo: “Abbiamo saputo come è morta dai giornali”

Lo strazio della famiglia Chindamo dopo la figa di notizie: parla Vicenzo da Storie Italiane

Ieri è stata una giornata drammatica per la famiglia di Maria Chindamo. Per i suoi figli, per la sua mamma, per suo fratello. E oggi Vincenzo, che da anni si batte per avere la verità sulla morte di sua sorella, ha raccontato il dramma vissuto da tutti, dopo l’uscita della notizia sui giornali. La famiglia Chindamo non sapeva nulla delle rivelazioni fatte da un pentito. Lo spiega nella diretta di Storie Italiane di oggi, Vincenzo. Nessuno aveva informato la famiglia dell’imprenditrice scomparsa nel nulla il 6 maggio del 2016. Nessuno aveva raccontato quanto il pentito ha detto, parole che sono poi finite sui media. E se è vero che la famiglia di Maria da anni si è rassegnata, aspettandosi solo di sapere il perchè di questo omicidio, altrettanto vero è che leggere alcuni titoli di giornali ieri, è stato devastante.

Non lo nasconde Vincenzo oggi in diretta. E anche Eleonora Daniele è provata dai titoli di giornale che ci rivelano che Maria, il giorno della sua scomparsa, sarebbe stata uccisa e poi fatta sparire per sempre. Il corpo di Maria sarebbe stato gettato sotto le pale di un trattore, martoriato, fatto a pezzi. Non finisce qui il dramma di questa storia davvero bruttissima, una pagina di cronaca nera che fa male. I resti del corpo di Maria sarebbero stati dati ai maiali, per questo di lei, in questi 4 anni di ricerca, non si sarebbe trovato nulla.

Il dolore della famiglia Chindamo dopo le rivelazioni del pentito

Sentito anche da Fanpage, Vincenzo, ha commentato la reazione di sua madre e dei figli di Maria alla notizia diffusa ieri su tutti i media: “È stato devastante. Non dormo più, vedesse i miei occhi ora. Mia madre, poverina, lo ha saputo dalla TV, un impatto emotivo fortissimo. Non le so descrivere la sua reazione di disperazione, ha urlato, scaraventato via i suoi occhiali…“.

Vincenzo spiega che quello che lo lascia perplesso in questo momento non è il modus operando. Potrebbe anche credere alla ricostruzione fatta dal pentito. Non crede però al movente, non pensa che Maria sia stata uccisa perchè non voleva cedere i terreni. E’ ancora convinto che dietro alla morte della donna ci siano motivi familiari legati al suo divorzio dal marito e al fatto che avesse una nuova relazione.

In merito alle parole del pentito Cossidente spiega: “Beh, ciò che ha detto è verosimile, anche se non conoscevo il suo nome. Antonio Cossidente con il nostro territorio non c’entra niente, lui è un collaboratore di Potenza. Da quello che so, ha ricevuto delle confidenze da Emanuele Mancuso, collaboratore di giustizia della zona, in un periodo di detenzione con lui”.

Vincenzo si dice comunque fiducioso e crede che il lavoro di chi sta indagando per portare alla luce la verità, stia andando verso una strada giusta.

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