Attualità Italiana

Ergastolo per Giacomo Bozzoli: ha premeditato l’omicidio di suo zio Mario

Per Giacomo Bozzoli è arrivata la sentenza: ergastolo per l'omicidio di suo zio Mario

caso mario bozzoli

 Traspare tutta la sua incredulità, dalle immagini che arrivano dall’aula di tribunale, si comprende bene che Giacomo Bozzoli, non si aspettava quella decisione. «Ma mi hanno condannato?”, chiede il nipote di Mario Bozzoli a un giornalista uscendo dall’aula. Si è stato condannato, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di suo zio. Un giallo, quello della fonderia di Marcheno, che ha tenuto banco per anni, fino a quando, a conclusione delle indagini, gli inquirenti non hanno messo insieme tutti i tasselli di questa triste e complicata vicenda. E ieri, la sentenza, a distanza di sette anni da quel giorno, il giorno in cui Mario Bozzoli venne ucciso nella sua fonderia e gettato in un forno.

Ergastolo per Giacomo Bozzoli

 Al termine di una camera di consiglio iniziata nel pomeriggio di giovedì l’Assise bresciana ha condannato il trentasettenne Giacomo al carcere a vita per omicidio volontario della zio Mario aggravato dalla premeditazione e distruzione del cadavere (come richiesto dall’accusa). In più dodici mesi di isolamento diurno. Giacomo Bozzoli decade dalla potestà genitoriale. Alla lettura della sentenza, visibilmente scosso, è stato sorretto dal padre Adelio e dal fratello Alex. Stentava a crederci, si è guardato intorno smarrito. Eppure è successo, un ergastolo, anche se del corpo di suo zio, non ci sono tracce.

I giudici hanno stabilito una provvisionale di 75 mila euro ciascuno a favore di Irene Zubani, vedova di Mario, e dei figli Claudio e Giuseppe. 

Giacomo non avrebbe fatto tutto da solo. La Corte trasmetterà gli atti alla Procura perché valuti i reati di concorso in omicidio e distruzione di cadavere per l’operaio Oscar Maggi (nell’ipotesi che questi fosse a conoscenza del progetto per eliminare il suo datore di lavoro), di favoreggiamento personale per un altro dipendente della fabbrica di via Ghitti, il senegalese Aboagye Akwasi detto Abu, di falsa testimonianza per Alex Bozzoli, fratello di Giacomo. E purtroppo quello che si teme è che le persone coinvolte in questa storia, possano in qualche modo avere avuto a che fare anche con la morte di Giuseppe Ghirardini, l’operaio che venne trovato morto pochi giorni dopo la scomparsa di Mario Bozzoli. Tutto sta nelle intercettazioni dalle quali si potrebbe dimostrare che le persone che avrebbero aiutato Giacomo, sapevano che l’altro operaio della fonderia, poteva aver visto qualcosa. Un testimone scomodo che però, pochi giorno dopo la misteriosa scomparsa di Mario, scomparve nel nulla. Il Bozzoli sarebbe stato ucciso e gettato nel forno gestito dal Ghirardini, difficile comprendere se fosse complice o meno in questa situazione. Ha già pagato con la sua vita per i fatti accaduti e la sua verità, non potrà mai essere raccontata.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.