Attualità Italiana

Giacomo Giorgio e Gianmarco Saurino insieme a Potenza per Elisa e per tutta la famiglia Claps

Ci mettono la faccia Giacomo Giorgio e Gianmarco Saurino i due attori che nella serie Per Elisa-Il caso Claps, hanno interpretato i fratelli della ragazza uccisa a Potenza 30 anni fa da Danilo Restivo. C'erano anche loro oggi a Potenza, a manifestare con le persone del posto dopo la riapertura della chiesa della Santissima Trinità

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C’erano anche Giacomo Giorgio e Gianmarco Saurino oggi a Potenza. I due attori che nella serie Per Elisa-Il caso Claps hanno interpretato i due fratelli della giovane uccisa da Danilo Restivo, hanno deciso di schierarsi al fianco di Gildo e di mamma Filomena e di tutta la cittadinanza di Potenza che chiede un briciolo di sensibilità in più e di rispetto . Si parla chiaramente della decisione della curia di riaprire al culto la chiesa dove Elisa Claps è stata nascosta dal suo assassino. Non solo riaperta ma anche riaperta al culto, con le prime messe celebrate proprio nel mese di novembre, mese dedicato ai defunti.

>>>>> Per Elisa-Il caso Claps: una serie necessaria

Le parole di Giacomo Giorgio e di Gianmarco Saurino da Potenza

I due attori ci hanno messo la faccia e oggi con storie e video sui social, hanno raccontato della manifestazione che si sta tenendo a Potenza. La mamma di Elisa, Filomena, ha più volte ribadito che quella chiesa doveva essere riaperta ma dedicata ad altro. Un centro antiviolenza per le donne, un punto di ritrovo per persone in difficoltà. Tante le promesse che nel corso degli anni le sono state fatte ma nessuna, è stata mantenuta.

Oggi i due attori che nella serie Per Elisa, hanno dato il volto ai due fratelli che Elisa amava moltissimo, erano lì, a manifestare con la gente di Potenza.

Questo portone dietro le nostre spalle è il portone della chiesa della SS.Trinità di Potenza, che il giorno 24 Agosto ha riaperto le porte e successivamente ha ripreso le funzioni religiose.
Oggi migliaia di persone erano per le strade di Potenza insieme a noi, per Elisa e al fianco della famiglia Claps, che ringraziamo una ad una. Nessuno è contro la chiesa o la religione, ma contro quel luogo specifico, quella chiesa della vergogna, che non può più essere considerato un luogo di culto religioso bensì un luogo di violenza, menzogna e omertà. Che tutti abbiano il diritto di pregare nella casa di Dio, ma non qui. Qui no.
Che questa foto possa essere testimonianza e mezzo di sani principi per il futuro, per tutti noi.
Grazie a tutta la città di Potenza.

E poi hanno chiuso il post con questa citazione: “ Alla fine nessuno ci chiederà quanto siamo stati credenti, ma ci chiederanno quanto siamo stati credibili. “

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