Ciro Marciano si è suicidato? Mamma Anna chiede la verità
Parla Anna Liccardi, la mamma di Ciro Marciano, trovato morto impiccato nel maggio scorso: "Voglio la verità".
Perché Ciro Marciano si è suicidato? Era un ragazzo di soli 21 anni, pieno di vita. Oggi abbiamo deciso di raccontarvi la sua storia per aiutare una mamma distrutta, Anna, che ci ha contattato venerdì sera tramite Facebook. È stata proprio lei a raccontarci cosa è accaduto il 4 maggio del 2012. Secondo il racconto della madre, Ciro la sera prima della sua morte era tornato a casa, poco dopo la mezzanotte. Si era messo al computer, fino all’una e trenta di notte. Il mattino seguente, Anna nota che Ciro era già sveglio, alle cinque del mattino, e ascoltava musica. Alle 10 del mattino la madre apre la porta del bagno e trova Ciro impiccato: “ho dato allarme al vicinato – racconta Anna – per poter essere aiutata, ma l’aiuto è stato inutile: il mio Ciro era morto. La cosa strana è che mio figlio non era penzolante, ma l’ho trovato con i piedi a terra. La cintura che gli faceva da cappio era ad un’altezza di 194 cm, e mio figlio era alto 182 cm: mio figlio quasi seduto”.
Anna ci racconta anche la delusione di quei momenti, nei confronti della polizia: “Non si sono portati via il corpo di mio figlio, non è stata fatta un’autopsia né un esame tossicologico, niente di niente. Non hanno messo il telefonino di mio figlio sotto controllo. La polizia ha detto di portare noi della famiglia il pc portatile a verifica”. Anna racconta di aver detto alla polizia di aver trovato la porta chiusa senza mandate quella mattina, quando lei l’aveva chiusa a chiave, dopo il ritorno del figlio, la sera prima. Perché Ciro avrebbe dovuto aprire se non è uscito di casa? La madre di Ciro racconta che dopo una quindicina di giorni si è rivolta ai carabinieri di Napoli: “Loro mi hanno detto che dovevo mettere un penale e l’ho messo ma siamo a 6 mesi e questo vuole solo soldi da me. Ed infine mi ha detto che lui sta verificando solo sul telefono. Adesso che anche l’avvocato ho dovuto lasciare ho lasciato casa non ho più niente e nessuno può darmi mio figlio ma vorrei solo essere ascoltata, perché mio figlio non avrebbe mai fatto un gesto simile”.
Anna non sa né l’ora del decesso del figlio, né il modo. “La polizia non mi ha detto nulla posso solo dirti che io l’ho trovato alle 10.00 del mattino, alle 11.10 e arrivata la mia famiglia da Napoli e mio figlio già stava sul letto preparato di morte, la polizia ha deciso pure a chi chiamare l’onoranza funebre”. Secondo Anna Ciro non si è ucciso solo, c’è qualcosa sotto: “un ragazzo trovato morto in casa che il giorno prima aveva progettato pure le vacanze di agosto ed il lunedi doveva andare a Scalea a fittare l’appartamento con gli amici…” Inoltre, dieci giorni dopo la morte del figlio, Anna riceve una strana telefonata, in piena notte, sul telefono di Ciro: “Era la stessa voce che lo minacciava. Mi ripresento in questura e loro mi dicono che sono gli amici che vogliono scherzare…”
Le parole di Anna sono chiare e forti, e meritano di essere ascoltate: “Ora il pm mi deve dire tutta la verità sulla dinamica. Hanno indagato solo per 30 minuti sulla morte di Ciro. Vi parlo a cuore aperto, voglio solo la verità, non è giusto che un penale vuole fior di euro ed una mamma che non li tiene deve pensare che il figlio si è ammazzato? Mio figlio non si è ammazzato, lo hanno ammazzato”.