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Attentato San Pietroburgo ultime notizie: è caccia agli attentatori, le vittime sono 11

Attentato San Pietroburgo ultime notizie: è caccia agli attentatori, le vittime sono 11. Tutti gli aggiornamenti in tempo reale dalla Russia colpita ancora una volta al cuore


Ancora una volta purtroppo, i giornali di tutto il mondo devono parlare di un gigante colpito. Questo succede quando una stato finisce nel mirino dei terroristi, ora però l’obiettivo non è solo uno, ma il gigante da colpire ha diversi nomi tutti legati all’Europa. San Pietroburgo piange le 11 vittime dell’attentato in metropolitana, con la speranza che il bilancio non cresca ma ci sono molte persone in ospedale gravemente ferite. San Pietroburgo, seconda città della Russia dopo Mosca, prova a rialzarsi, si cerca di tornare alla normalità ma non è semplice quando vieni colpito in questo modo. Ordigni nella metro, ordigni inesplosi: la paura è che possa succedere ancora, e che questa volta le vittime siano ancora di più. Le indagini sono iniziate: la caccia ai killer, agli attentatori, agli organizzatori è iniziata mentre in Russia si cerca quella normalità che ormai non esiste più. La paura degli attentati è in tutti noi. Era del resto anche questo che volevamo “i cattivi”. Secondo le ultime notizie che arrivano dopo l’attentato in Russia del 3 aprile 2017, la polizia sarebbe vicina all’identificazione di un 22enne russo di origine kirghisa: nelle ultime ore, infatti, si sarebbe riaffacciata la pista del kamikaze, mentre sembrerebbe meno probabile quella dell’ordigno lasciato in un vagone della metro. Sono tante le piste seguite mentre si cerca di capire come sia stato possibile tutto ciò. 5. Le notizie dalla Russia si susseguono in tempo reale, pare che ci sia anche un nome nella lista dell’intelligence russa che parla comunque di terrorismo; secondo il portavoce dei servizi di intelligence del Kirghizistan, Rakhat Saulaimanov, l’attentatore suicida “era il cittadino kirghizo Akbarjon Djalilov, nato nel 1995”, che ha acquisito in seguito la nazionalità russa.

L’agenzia d’intelligence kirghiza ha fatto sapere che sta collaborando con le autorità russe nelle indagini sull’attentato: benché quella del kamikaze sia infatti l’ipotesi più probabile, non è ancora del tutto esclusa la possibilità che l’attentatore sia invece vivo, fuggito dalla metropolitana dopo aver piazzato i due ordigni (uno dei quali non è esploso ed è stato disinnescato).  Secondo gli inquirenti invece è più probabile che si tratti di fondamentalismo “interno”, in quella che pare essere l’azione di una cellula di estremisti islamici originari di una repubblica ex sovietica.

Inoltre sarebbe stato scagionato l’uomo della foto diffusa da molti media e indicato, in un primo momento, come uno dei probabili attentatori: si sarebbe riconosciuto nello scatto circolato durante la giornata di ieri e si sarebbe presentato di sua spontanea volontà a una stazione della polizia.Intanto, dopo che il presidente Putin – che ieri si trovava in città – ha deposto dei fiori sul luogo dell’attacco, sono stati proclamati 3 giorni di lutto cittadino. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha telefonato al suo omologo russo per esprimere le condoglianze e offrire il suo sostegno nella lotta al terrore. Tutta la comunità internazionale ha condannato l’attentato.



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