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Malta, giornalista uccisa: il post shock del poliziotto e le accuse del figlio della vittima

A Malta viene uccisa una giornalista investigativa, ma a scioccare il mondo è il post di un poliziotto felice dell'uccisione. Il figlio della vittima si ribella sui social

uccisa giornalista a malta, il post del poliziotto


Omicidio di una giornalista a Malta, un poliziotto su Facebook pubblica un post scioccante. L’uomo ha iniziato a esultare di fronte all’uccisione della donna, scrivendo: “Ha avuto quello che si merita.” Il sergente dovrebbe indagare sul caso riguardante la morte di Daphne Galizia. Matthew, il figlio della vittima, si è mostrato furioso sui social, dopo aver letto il post condiviso dal poliziotto. Il giovane ha scelto di attaccare il premier Muscat, dichiarando che quest’ultimo è riuscito a riempire il Paese di persone corrette e incompetenti. Le ultime notizie annunciano che Matthew ha deciso di dire tutto ciò che pensa: “Viviamo in uno Stato mafioso”. Il poliziotto nel suo post ha scritto esplicitamente di essere contento per la morte della Galizia. Per rendere il messaggio più comprensibile possibile, il sergente ha pure aggiunto una faccina sorridente.

OMICIDIO A MALTA, MUORE GIORNALISTA ULTIME NOTIZIE: IL MESSAGGIO SHOCK DEL POLIZIOTTO E LA DENUNCIA DEL FIGLIO DELLA VITTIMA

Ad indagare sull’omicidio della giornalista a Malta è toccato al sergente della polizia maltese, Ramon Mifsud. Ed è proprio lui a creare indignazione in tutto il mondo. Infatti, il poliziotto ha condiviso la sua felicità su Facebook nel vedere Daphne Galizia morta. Duro è il messaggio condiviso dal figlio della vittima, Matthew. Il giovane si è mostrato totalmente sconvolto per il comportamento tenuto da un uomo che dovrebbe rappresentare lo Stato. E’ proprio verso le autorità che il ragazzo mostra la sua totale delusione. Come sua madre, Matthew fa parte del Consorzio di giornalismo investigativo, che sarebbe riuscito a scoprire lo scandalo dei Panama Papers e del filone maltese. La rabbia e il dolore del giovane sono infiniti e, oltretutto, si è ritrovato costretto a leggere le parole del poliziotto di Malta.

UCCISA GIORNALISTA INVESTIGATIVA A MALTA: IL RACCONTO DEL FIGLIO

Le ultime notizie rivelano che Matthew è stato il primo a giungere sul luogo dove è avvenuta l’esplosione della Peugeot, dove appunto si trovava sua madre. Il giovane avrebbe sentito da casa il boato e così sarebbe subito corso per scoprire cosa fosse accaduto. “Non dimenticherò mai quella corsa nei campi divenuti un inferno, cercavo un modo per aprire la portiera dell’auto, il clacson che suonava. Urlavo ai due poliziotti di usare l’unico estintore che tenevano in mano.” Il racconto di Matthew continua ed è straziante: “Ho guardato a terra, c’erano pezzi del corpo di mia madre dappertutto. Ho capito che avevano ragione, non c’era più niente da fare. ‘Chi c’è in macchina?’, mi hanno chiesto. Mia madre, ho risposto. E’ morta. E’ morta per la vostra incompetenza”. Un dolore indescrivile quello del giovane giornalista, il quale si è ritrovato di fronte una scena che mai avrebbe voluto vedere. Daphne stava portando avanti delle indagini riguardanti il primo ministro laburista, ovvero Joseph Muscat. E’ proprio per tale motivo, secondo Matthew, che sua madre sarebbe stata uccisa. Purtroppo, il giovane ha spiegato di trovarsi uno Stato corrotto, dove gli assassini non vengono mai trovati.



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