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Dodicesimo giorno di guerra in Ucraina, Zelensky: “Non perdoneremo, non dimenticheremo”

Sono durissime le parole del presidente ucraino Zelensky al dodicesimo giorno di guerra: il discorso

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Non sembra esserci possibilità di accordi, non almeno nelle prossime ore anche se per le 12 di oggi, sarebbero attesi nuovi possibili colloqui tra i mediatori di Russia e Ucraina. I corridoi umanitari ieri non hanno funzionato, e in Ucraina continuano a morire decine e decine di persone, vittime innocenti di una guerra che fa paura al mondo intero. Questa mattina, il presidente ucraino, ha deciso di parlare ancora una volta al suo popolo e al mondo intero. Lo ha fatto con un breve video. Parole molto forti, parole diventate virali. ” Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra” ha detto questa mattina Zelensky.

Il discorso di Zelensky al dodicesimo giorno di guerra in Ucraina

E ancora: ” Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione in occasione della Domenica del Perdono. “Oggi è la Domenica del Perdono. Ma non perdoneremo centinaia e centinaia di vittime. Migliaia e migliaia di sofferenze. E Dio non perdonerà. Non oggi. Non domani. Mai. E invece del Perdono, ci sarà un Giorno del Giudizio“.

Intanto è salito a oltre 1,7 milioni il numero di persone fuggite dall’Ucraina dallo scorso 24 febbraio, data dell’invasione russa. Lo ha reso noto l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Dal 24 febbraio al 6 marzo, il numero di rifugiati ha raggiunto un totale di 1.708.436, riferisce l’ultimo aggiornamento pubblicato sul sito dell’Unhcr. Di questi oltre un milione sono giunti in Polonia.

Le rassicurazioni dell’Unione Europea

Dobbiamo fare in modo che non ci siano scappatoie e che l’effetto delle sanzioni sia massimizzato. Le sanzioni in atto stanno davvero mordendo, vediamo le turbolenze sull’economia russa”. Ma considerata “l’evoluzione della situazione in Ucraina e l’attacco sconsiderato del Cremlino a cittadini, donne, bambini, uomini, naturalmente stiamo lavorando anche su ulteriori sanzioni”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel corso della dichiarazione congiunta con il premier Mario Draghi in vista del loro incontro a Bruxelles.

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