Economia

Pensioni: quota 100 e 41 anni di servizio, novità e prospettive

La Legge Fornero del 2011 va cambiata e il Governo sta pensando alle possibili soluzioni da mettere in pratica: ecco le più gettonate del momento, fermo restando che la situazione rimane ancora molto ingarbugliata...

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La Legge Fornero va cambiata e molte sono le ipotesi che si stanno susseguendo in questi ultimi giorni, molto calde in materia di Riforma Pensioni. La parola d’ordine, in vista del 2016, è flessibilità: quella che dovrà essere messa in pratica per consentire, a chi ne ha diritto, di usufruire del proprio assegno a seconda degli anni di contribuzione raccolti. Ma quali sono le ultime novità sulla riforma delle pensioni, su quota 100 e sui 41 anni di servizio? Quali possono essere le prospettive che attendono gli italiani? Dopo la Riforma Fornero del 2011 molte cose sono cambiate con l’età pensionabile che è slittata sempre di più. E così, all’indomani delle affermazioni del premier Matteo Renzi sui rimborsi delle pensioni, ecco che il Governo guarda oltre e cerca di risolvere un altro nodo cruciale. vediamo gli ultimi aggiornamenti sulle pensioni in data 22 maggio.

La prima ipotesi di riforma prevede la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 35 di contributi. Proposta avanzata dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano: chi vuole andare in pensione prima dei 66 anni attualmente previsti, dovrà rinunciare all’8% dell’assegno (il 2% per quattro anni di anticipo).

La seconda ipotesi prevede la possibilità di andare in pensione con la tanto chiacchierata Quota 100: chi, sommando età anagrafica e contributiva, raggiunge questa soglia può dunque andare in pensione.

RIFORMA PENSIONI, STOP ALLA QUOTA 100 E LAVORATORI PRECOCI PENALIZZATI?

Altra ipotesi per modificare la Legge Fornero è quella che consentirebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi. In che modo? Senza alcuna penalizzazione sull’assegno che si andrà poi a riscuotere.

Altrimenti, un’altra strada attualmente percorribile è quella del pensionamento con opzione donna. A oggi infatti le donne hanno la possibilità di di andare in pensione a 57 anni e 3 mesi d’età con almeno 35 anni di contributi. Devono accettare però un assegno che sarà basato esclusivamente sul sistema contributivo. Questa possibilità potrebbe essere adesso estesa anche agli uomini?

Insomma come vedete si preannuncia uno scenario particolarmente ingarbugliato per modificare la Legge Fornero. Ma come sempre, sul tema pensioni rimane una grande confusione…



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6 responses to “Pensioni: quota 100 e 41 anni di servizio, novità e prospettive

  1. Abbiamo finito di fare tante parole???? Vogliamo i fatti: 62 e 35 oppure quota 100 e subito!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Bisogna che si tornò come era prima della riforma Fornero, se si vuole veramente risolvere tutti problemi che sono emersi tipo allungamento di vita, esodati e disoccupazione giovanile in aumento.

  3. Ma mi chiedo,sarebbe tanto difficile differenziare le varie situazioni lavorative e contributive?Quota 41 senza penalizzazioni per i precoci, che per intenderci bene sono quelli che hanno iniziato a lavorare a 15-16 anni o poco più e per tutta la vita hanno versato i relativi contributi,e per gli altri quota 97(62+35) o 100.
    Altrimenti lascino la Fornero che per i “veri” precoci va bene così com’è!!!

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