Economia

Reddito di cittadinanza 2018 ultime notizie: non andrà a chi vive con i genitori

I Neet non possono ottenere il reddito di cittadinanza 2018: ecco quali sono le ultime notizie su questa misura del governo M5S-Lega

reddito di cittadinanza 2018


Il reddito di cittadinanza è uno dei punti che più interessano ai cittadini del governo M5S-Lega. Oggi scopriamo quali sono le ultime notizie riguardanti proprio il reddito di cittadinanza 2018. A quanto pare infatti, questa misura non spetterebbe a tutti coloro che vivono con i genitori. Stiamo parlando dei cosiddetti “Neet“, che sta per “not (engaged) in education, employment or training”. In Italia questa categoria è stata spesso etichettata con il termine “bamboccioni“. Comunque li si chiami però, pare che per loro non ci siano speranze di ottenere questo sussidio. Scopriamo quindi quali sono le ultime notizie in tal senso.

REDDITO DI CITTADINANZA 2018, QUALI SONO I CRITERI PER OTTENERLO E LE CATEGORIE ESCLUSE

I Neet, i più o meno giovani che non studiano, non lavorano ed hanno anche smesso di cercare un impiego, continueranno a non avere vita facile. Chi ha deciso di continuare a vivere sotto il tetto dei propri genitori senza essere attivo nella ricerca di un lavoro, quasi sicuramente non potrà usufruire del reddito di cittadinanza 2018. Si tratta di una questione molto delicata per gli esperti che si stanno occupando di mettere a punto le regole inerenti questa misura, le quali dovranno essere inserite all’interno della manovra di bilancio.

Quali sono quindi i criteri per usufruire del reddito di cittadinanza 2018? Come abbiamo visto la questione è ancora aperta e si stanno delineando degli standard a cui fare riferimento. Se gli scoraggiati italiani sono a carico dei loro genitori e l’Isee di questi ultimi è superiore a 9.360 euro, non possono ottenere il reddito di cittadinanza. Infatti i figli maggiorenni conviventi con almeno uno dei genitori, rimangono a far parte del loro nucleo familiare. La stessa cosa vale se sono a carico dei genitori ai fini Irpef, e non hanno figli o sono coniugati. In poche parole, se i genitori risultano essere in grado di mantenere i figli che non studiano e non lavorano, questi non hanno diritto al reddito di cittadinanza.

L’obiettivo non è infatti quello di elargire denaro a caso con il reddito di cittadinanza 2018, ma quello di far sì che le persone siano attive nella ricerca del lavoro. Questo è è proprio il caso dei Neet. Il professore Pasquale Tridico, principale consulente del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, porta infatti avanti la proposta di convincere gli scoraggiati a rimettersi in gioco iscrivendosi presso i Centri per l’impiego. In tal modo aumenterebbe il tasso di disoccupazione e con esso il potenziale economico italiano. Il maggior numero di individui disposti a lavorare fa aumentare il Pil potenziale stimato fino ad ora. Ciò influisce sulla misura europea “output gap”, che fa determinare il deficit strutturale. Con l’aumento della disoccupazione grazie all’iscrizione dei Neet ai Centri per l’impiego, il deficit strutturale andrebbe a ridursi facendo mettere l’Italia in regola con quanto l’Europa richiede. Insomma, bisogna ora capire come potenziare i Centri per l’impiego rendendoli utili sotto vari punti di vista.



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