Economia

Reddito di cittadinanza 2019: Di Maio dà i numeri e lancia il navigator

Reddito di cittadinanza 2019: Di Maio dà i numeri e lancia il navigator. Ecco che cosa ha dichiarato il ministro a Porta a Porta


Nella puntata di Porta a Porta in onda il 4 dicembre 2018, il ministro del Lavoro Luigi di Maio è stato ospite di Bruno Vespa. Di Maio ha risposto alle domande del giornalista provando a spiegare anche agli spettatori sintonizzati su Rai 1, le ultime novità della manovra. Tra i temi caldi sicuramente il reddito di cittadinanza 2019. Quali sono i numeri, quali sono le tempistiche, chi lo prenderà? Il ministro ha provato a fare chiarezza su alcuni dei punti che rivelano proprio le ultime notizie sul reddito. Pare che ci siano delle certezze: il reddito di cittadinanza 2019 dovrebbe partire da marzo, non più tardi. La cifra stabilita, secondo le ultime stime, è quella di circa 780 euro che, chi rientra nella graduatoria e ha tutti i requisiti dovrebbe prendere. Stessa cifra per la pensione di cittadinanza che spetta a chi vive da solo e rientra appunto nella fascia di requisiti richiesta. Non solo, il Ministro ha anche provato a spiegare come funzionerà tutto quello che ruota intorno al reddito di cittadinanza e ha chiarito anche quale sarà il ruolo del “navigator”. Il Ministro ha aggiunto che in altre realtà, il reddito di cittadinanza funziona benissimo e che ancora non riesce a capire perchè in Italia ci sia questa grande diffidenza intorno a questo cambiamento.

REDDITO DI CITTADINANZA 2019 ULTIME NOTIZIE: LA FIGURA DEL NAVIGATOR

Chi si rivolgerà ai centri dell’impiego avrà dall’altra parte la figura del “Navigator” che “lo prenderà in carico”, spiega il ministro. Una figura che “selezioneremo con un colloquio” e “deve essere in grado di seguire chi ha perso il lavoro, formarlo e reinserirlo nel mondo del lavoro”. La platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo Di Maio, ammonterà a 5 milioni di persone. “La figura del Navigator“, in sostanza, “si prenderà in carico” la persona in cerca di lavoro. Incalzato Di Maio ha spiegato che il reddito non andrà a chi cerca solo dei soldi e non vuole fare nulla. Ha aggiunto che la persona che avrà il reddito di cittadinanza sarà chiamata a svolgere dei corso di formazione, a compiere dei lavori socialmente utili e avrà poi una proposta di lavoro che non potrà rifiutare. Il ministro ha inoltre spiegato che, in fase di lancio, sarà tutto computerizzato. Per cui ci saranno delle schede che permetteranno di sapere se una persona ha partecipato al corso, se ha svolto le sue ore. Una sorta di badge quindi che permetterà di capire tutto quello che la persona fa. Basterà a sconfiggere la fobia furbetti del cartellino del reddito di cittadinanza?



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