Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, ecco chi rimane escluso

I lavoratori dello spettacolo, artisti e creativi sono esclusi dalle pensioni quota 100 a causa di alcuni vincoli previsti dalla misura

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Pensioni quota 100 ultime notizie, chi sono gli esclusi da questa misura? Secondo quanto emerso in queste ore, ci sono delle categorie di lavoratori che vengono penalizzate nell’ambito della nuova misura messa a punto dal Governo Conte. Di chi stiamo parlando? Si tratta dei professionisti dello spettacolo e dei creativi. Questi verrebbero discriminati nell’accesso alle pensioni quota 100. Lo denuncia la Slc Cgil nazionale, con la sindacalista Emanuela Bizi. Dunque scrittori, attori, sceneggiatori, danzatori e musicisti non sono tutelati nello svolgimento della loro attività e come se non bastasse vengono anche considerati dei privilegiati nel momento in cui vogliono accedere alla pensione anticipata. Dunque sono loro gli esclusi dalla misura delle pensioni quota 100, creativi e artisti italiani che non avrebbero la possibilità di accedere a questo provvedimento. Questo indica che fare cultura in Italia non conviene.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE: ARTISTI E CREATIVI SONO ESCLUSI DALLA MISURA, ECCO PERCHE’

In questi giorni si continua a parlare della massiccia adesione alle pensioni quota 100. Non si considera però che alcune categorie di lavoratori sono rimaste escluse dalla misura. Come vi abbiamo detto si tratta di artisti e creativi. Esistono infatti dei vincoli per l’accesso alla quota 100 e questi dunque non consentono ai lavoratori dello spettacolo e ai creativi italiani di poter andare in pensione a 62 anni di età. Infatti la possibilità di collaborazioni occasionali solo sotto i 5mila euro annui, che prevedono un obbligo contributivo, non consentono a queste categorie di accedere al pensionamento anticipato. Per quale motivo? Succede a causa del diritto di autore e il diritto connesso, che sono legati anche ad opere che sono state realizzate diversi anni prima o che vengono percepiti dagli eredi. Si tratta di redditi non da lavoro ma che comportano una remunerazione.

ARTISTI E CREATIVI SONO ESCLUSI DALLE PENSIONI QUOTA 100 A CAUSA DELLE COLLABORAZIONI OCCASIONALI

Emanuela Bizi, che parla a nome della Slc Cgil nazionale, al riguardo ha detto che il diritto di autore e il diritto connesso “spettano per legge all’autore ed ai suoi eredi“. Invita dunque il Governo a “ricordare che le collaborazioni occasionali nello spettacolo, come negli altri settori, aiutano a far emergere il lavoro nero e senza alcuna tutela“. Questi sono infatti spesso diffusi soprattutto tra chi percepisce importi pensionistici bassi, così da poter arrotondare un po’.

Dunque tali incompatibilità con l’accesso alla misura delle pensioni quota  comportano una “discriminazione inaccettabile che, per giunta, scoraggia la produzione di cultura in Italia“. Questo porta a consegnare “il nostro Paese all’oblio dell’ignoranza“.



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