Economia

Ape Sociale, beffa nel 2021: negata ai disoccupati senza NASpI

Ape Sociale, beffa nel 2021: sarà nuovamente negata ai disoccupati senza NASpI

ape sociale

Nelle ultime settimane si era molto parlato della possibilità di estendere la platea dei beneficiari dell’Ape Sociale che ad oggi può essere sfruttata, per andare in pensione anticipata, solo da coloro che sono disoccupati e che da almeno tre mesi hanno smesso di percepire l’indennità di disoccupazione NASpI. Si era parlato infatti della possibilità di estendere questa misura anche ai disoccupati senza NASpI per il prossimo anno. E invece è tutto saltato, con il Governo che ha ufficialmente cancellato la norma contenuta nelle prime bozze della Legge di Bilancio del nuovo anno nella quale si affermava che nel 2021 la platea dei beneficiari dell’anticipo pensionistico avrebbe compreso una nuova categoria di disoccupati. Una vera beffa, dunque, per chi sperava di poter andare in pensione anticipata con l’Ape Sociale. Facciamo il punto della situazione, allora, su questa misura pensionistica.

Ape Sociale, prorogata di un anno

Così come accennato dal Governo nelle scorse settimane, l’Ape Sociale sarà comunque prorogata di un anno e sarà quindi sfruttabile per tutto il 2021. A poterne usufruire, però, saranno gli stessi lavoratori che ne hanno beneficiato fino ad oggi ovvero quei disoccupati che da tre mesi almeno non sono più destinatari di NASpI. I requisiti fissati per il 2021 sono:

  • possesso di almeno 30 anni di contribuzione
  • in disoccupazione a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale nell’ambito della procedura della conciliazione obbligatoria, o anche scadenza di un contratto a termine
  • nei tre anni precedenti hanno avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi
  • aver concluso da almeno tre mesi il godimento dell’intera prestazione previdenziale di disoccupazione, spettante. Se non è maturato il diritto alla NASpI non si può accedere neppure all’APE Sociale

L’ultimo punto era quello che si pensava sarebbe stato eliminato con la nuova Legge di Bilancio. E invece è rimasto, contro ogni previsione. All’Ape Sociale, anche per tutto il prossimo anno, potranno quindi accedere caregivers che da almeno sei mesi assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, invalidi civili di grado almeno pari al 74% con almeno 30 anni di contribuzione e i cosiddetti lavoratori gravosi svolti per almeno sei anni negli ultimi sette oppure per almeno sette anni negli ultimi dieci. Per le donne, è previsto una riduzione degli anni di contribuiti previsti (pari a 12 mesi per ciascun figlio) per poter accedere a questa misura.

Vi ricordiamo come sempre, per ogni dubbio o domanda, di rivolgervi a un consulente esperto di lavoro che vi potrà fornire in base al vostro singolo caso, tutte le indicazioni di cui avrete bisogno.

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