Economia

Pensioni anticipate news: le nuove misure arrivano dopo l’autunno

La Riforma Pensioni prenderà forma dopo l'autunno con le nuove misure del Governo. Ecco le news sulle pensioni anticipate

Pensioni anticipate news: nuove misure dopo l'autunno

La Riforma Pensioni è uno dei temi caldi sui quali il Governo dovrà intervenire, dopo una prima parte dell’anno tutta incentrata sul contenimento della pandemia. Ma adesso il tempo stringe e, al massimo dopo l’estate, occorrerà dettare le regole soprattutto in tema di pensioni anticipate. Quota 100 finirà nel dimenticatoio con la fine di questo 2021 e serviranno nuove misure da poter mettere in pratica per consentire ad alcune categorie di lavoratori di poter andare in pensione. 

Per il momento si sono fatte solo tante ipotesi, con i sindacati in prima linea per salvaguardare i diritti dei lavoratori prossimi alla pensione. Scopriamo allora quali sono le possibili opzioni da valutare per la Riforma Pensioni 2021 che a quanto pare sarà ormai rimandata all’autunno. Ecco le news sulle pensioni anticipate.

Pensioni anticipate news: il parere dell’esperto Brambilla

Il Presidente di Itinerari Previdenziali, Alberto Brambilla, disegna un quadro piuttosto delicato per quanto riguarda le pensioni precoci e dice che, con l’addio a Quota 100, la stabilizzazione della cosiddetta vecchiaia anticipata (in scadenza nel 2026) potrebbe essere una soluzione. In pratica si potrebbe lasciare il mondo del lavoro con 42 anni e 10 mesi di contribuiti nel caso di uomini e con un anno in meno per le donne.

La vecchiaia anticipata potrebbe arrivare in soccorso per alcune specifiche categorie di lavoratori: per esempio per le donne con figli (in questo caso si potrebbe prevedere uno sconto dagli 8 mesi ai 24 per ogni figlio). E ancora, nella platea degli agevolati finirebbero i caregiver ovvero quelle persone che si prendono cura di un disabile grave e i precoci che potrebbero quindi vedersi una maggiorazione del 2%% per gli anni lavorati tra i 17 e i 19.

Un’altra misura da rivedere, sempre secondo Brambilla, sarebbe l’Ape Sociale, tutt’ora in vigore. Potrebbe essere estesa ai cosiddetti lavoratori gravosi alle prese con professioni usuranti che meriterebbero una pensione anticipata.

Pensioni anticipate news: isopensione e contratti di sospensione al centro della manovra

Sempre secondo Brambilla, alcune misure già in essere dovrebbero trovare una collocazione stabile in quanto non gravose per le casse dello Stato ma utili per far ripartire l’economia. Come prima misura l’isopensione che consente già oggi ai lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti un anticipo fino a un massimo di 4 anni (7 anni fino al 2023). In questo caso i costi sono a carico delle imprese. Importante anche l’allargamento dei contratti di espansione che oggi consentono di mandare in prepensionamento i dipendenti (ma la possibilità vale solo per le aziende con 250 dipendenti, si sta spingendo per un abbassamento della soglia a 100). E ancora, i fondi esubero o di solidarietà, oggi attivi per le banche e le assicurazioni ma che possono essere attivabili per alcuni settori come quello del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura.

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