Economia

Assegno unico figli 2021, si parte: va inserito in dichiarazione dei redditi?

La cifra ricevuta con l'assegno unico 2021 per i figli va inserita nella dichiarazione dei redditi? Ecco cosa sapere

Assegno unico figli 2021, si parte: va inserito in dichiarazione dei redditi?

Da oggi 1° luglio 2021 parte l’assegno unico figli 2021 che, come anticipato dallo stesso Governo, è stato pensato per andare in soccorso principalmente di lavoratori autonomi o disoccupati che non hanno diritto all’assegno familiare.

Questa misura farà da “ponte” in attesa dell’assegno unico e universale, in arrivo a gennaio 2022 che abbraccerà una platea molto più ampia di beneficiari. Ma adesso che l’assegno unico per i figli è al via, sono molte le domande che ci si pongono. Una tra le più frequenti è se la riscossione di questo assegno mensile debba entrare a fare parte del reddito oppure no. Un dubbio lecito che vale la pena chiarire per non incappare in brutte sorprese in tempi di dichiarazione. Come ricordiamo sempre in questi casi, quando si trattano argomenti delicati come quelli legati ai vari bonus/assegni e ai requisiti necessari per richiederli, è sempre bene anche consultarsi con un professionista per avere un quadro più chiaro della propria situazione.

Assegno unico figli 2021, si parte va inseirto in dichiarazione dei redditi?

Stando ai primi numeri, a poter beneficiare di questa misura a sostegno delle famiglie con figli potrebbe essere il 5,5% delle famiglie italiane (circa 1,4 milioni, simulazione fornita da Istat). Insomma molte famiglie potrebbero avere accesso all’assegno in attesa che poi, dal 2022, sia esteso a molte più persone. Ma l’importo dell’assegno andrà inserito in dichiarazione dei redditi? Ed è compatibile con altre misure, per esempio con il reddito di cittadinanza? E’ bene allora fare chiarezza per non incappare in brutte sorprese. Il decreto che inserisce questa misura di sostegno a favore delle famiglie recita che “l’assegno non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 917/1986“. Non bisogna dunque inserirlo in dichiarazione dei redditi.

La cifra riscossa di mese in mese, però, andrà inserita nell’Isee visto che esso considera tutti i redditi, quindi anche quelli ottenuti con l’assegno per i figli.

Assegno unico figli 2021, compatibile con reddito di cittadinanza?

Secondo quanto dichiarato dal presidente Inps, Pasquale Tridico, l’assegno unico per i figli 2021 sarà anche compatibile con il Rdc. In caso di beneficiario di Rdc con figli minori, il corrispettivo è caricato direttamente sulla carta. Il calcolo dell’importo totale, però, sarà eseguito per compensazione ovvero dalla cifra ricevuta per l’assegno, si dovrà sottrarre la quota di Reddito di cittadinanza riferibile ai figli minori.

Come fare domanda

Per richiedere l’assegno unico figli 2021 serviranno solamente il codice fiscale e l’Iban. Facendo domanda entro il 30 settembre si potrà vedere riconosciuti gli arretrati a partire da oggi 1° luglio, giorno in cui la misura entra in vigore. Come specificato dall’Inps, “chi farà domanda dopo il 30 settembre riceverà gli importi cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda“.

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