Persone Scomparse

Il video shock con le minacce alla famiglia di Kata e le sue lacrime: “Ve la faremo pagare”

La mamma di Kata spiega che quel video che mostra delle persone dare pugni e calci alla loro porta è vero: la piccola piangeva spaventata

mamma kata scomparsa

E’ stato il sito del Tirreno a pubblicare per primo delle immagini che lasciano davvero senza parole. E ieri sera, dalla trasmissione Chi l’ha visto, la madre della bambina scomparsa dall’ex Hotel Astor di Firenze ormai da 12 giorni, ha confermato che le immagini, mostravano proprio la stanza nella quale lei e sua figlia vivevano con altri membri della famiglia. Le immagini del video sono sfocate ma quello che sta succedendo è parecchio chiaro. Ci sono delle persone che con calci e pugni bussano alla porta della stanza dell’Hotel, minacciano la madre di Kata e si sente bene che fanno il suo nome e anche quello della figlia. La piccola Kata, come ha anche confermato sua madre nel corso della puntata di Chi l’ha visto del 21 giugno, è proprio in quella stanza e sta piangendo, probabilmente molto spaventata per quello che succede.

Leggi qui: Il video di Kata sui social a 12 giorni dalla scomparsa: è fatto con AI

Il video dall’Hotel Astor che lascia senza parole

A detta della madre di Kata, questo video è stato registrato molto tempo prima della scomparsa di Kata. Come però si può vedere dai vestiti che indossano le persone riprese, non si tratta di abiti invernali, parliamo di look decisamente estivi. Il che lascerebbe pensare che il video sia molto più recente di quello che la madre di Kata ha raccontato in tv. Saranno comunque le forze dell’ordine a stabilire chi, come e quando ha girato il video e anche chi c’era davanti a quella stanza.

La madre di Kata intervistata ieri da Filomena Rorro, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, ha spiegato che non vuole e non può parlare di quello che succedeva nell’Hotel e di quelle che erano le minacce tra famiglie occupanti. Ascoltando però il video in questione, si sentono bene diverse frasi in spagnolo ( il che fa anche pensare che le persone che urlavano contro la porta della stanza di Kata e della sua famiglia fossero sud americane e non rumene). Si sentono delle minacce e una delle frasi in questione dovrebbe essere anche “ve la faremo pagare” o qualcosa di molto simile. Una minaccia che, ascoltata oggi, risuona in modo inquietante visto che Kata è stata rapita.

Almeno questa sembrerebbe essere la convinzione di chi indaga. Non si pensa che Kata possa trovarsi in quella struttura, che è stata esaminata in ogni centimetro. Ora quindi si punta tutto sull’ipotesi del rapimento anche se il timore è quello che la piccola possa essere in un posto molto lontano.

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