Ultimissime

I genitori di Marco Vannini a Chi l’ha visto: “Stanchi degli insulti. Il perdono? Dopo 30 anni di carcere”

Nella puntata di Chi l'ha visto in onda il 10 luglio 2019 le parole della famiglia Vannini: nessun perdono per i Ciontoli

Sono distrutti mamma Marina e papà Valerio, loro che da 5 anni cercano la verità sulla morte di Marco, continuano a sentire quello che, secondo il loro punto di vista, è un racconto alterato pieno di bugie su quello che è successo la sera in cui il loro ragazzo è stato ucciso. Non hanno dubbi: i Ciontoli si difendono, come se fossero un branco, non cedono ma non raccontano quello che è accaduto davvero quella maledetta notte a Marco. “Siamo stanchi degli insulti” commentano Valerio e Marina nella puntata di Chi l’ha visto in onda il 10 luglio 2019, stanchi di sentire cose non vere adesso anche in televisione oltre che nelle aule di tribunale. Maria e Valerio spiegano che non hanno nessuna intenzione di accogliere l’appello fatto da Antonio Ciontoli nel corso della trasmissione Storie Maledette. E aggiungono che se mai dovesse arrivare il loro perdono per quello che è successo, saranno passati i trent’anni che a loro avviso chi ha ucciso Marco deve farsi in carcere.

Continuano ad ascoltare le parole del Ciontoli e non possono fare a meno di notare tutte le contraddizioni del suo racconto e di quello della sua famiglia. Sono convinti, senza paura di sbagliare, che la verità su quella sera, non sia ancora venuta alla luce. Lo dicono da sempre e lo ribadiscono ancora.

I GENITORI DI MARCO VANNINI A CHI L’HA VISTO: TUTTE LE CONTRADDIZIONI DEI CIONTOLI

Ha avuto premura di andare a prendere le pistole per scrupolo in bagno poi però ha deciso di mostrarle a un ragazzo che era nudo nella vasca da bagno e si stava facendo la doccia, ha anche scarrellato e non si è reso conto del colpo in canna” ha commentato papà Valerio facendo notare come il racconto di Ciontoli a loro avviso non abbia nessun senso. E sono molte altre le contraddizioni che i genitori di Marco vedono nel racconto di Ciontoli. Continueranno a lottare per capire che cosa sia davvero successo quella sera.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.