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Saman si cerca il corpo: il fratello indica un punto

Il fratello di Saman avrebbe indicato un punto dove adesso si cerca il cadavere della ragazza

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Sembra abbia cercato di scappare dalla comunità protetta nella quale è stato portato, almeno due volte, il fratello di Saman che, nonostante tutto, vorrebbe rivedere i suoi genitori. E’ convinto che torneranno a prenderlo, perchè in qualche modo il ragazzo, non dà la colpa di quello che è successo a suo padre e a sua madre, forse non rendendosi neppure conto della gravità di quello che è accaduto. Sua sorella, Saman, aveva solo 18 anni e, come lui stesso ha raccontato, è stata uccisa da uno zio.

Il fratello di Saman è stato ascoltato proprio venerdì scorso e ha aggiunto altri dettagli al racconto che aveva fatto nei giorni passati. Quando qualcuno — tra gip, procuratrice, pm e avvocati — gli chiede se sia possibile indicare il posto in cui Saman è stata seppellita, il sedicenne dice di no, scuotendo la testa. Non ci sono quindi speranze di ritrovare il corpo di Saman? Il ragazzo fa una precisazione e dice: “Posso indicarvi il punto esatto, vicino a una serra, in cui mia madre ha affidato Saman a mio zio Danish Hasnain“. Il ragazzo ha sin dall’inizio puntato il dito contro questo zio, con il quale però, pur sapendo che aveva ucciso sua sorella, è rimasto in casa, ha dormito insieme la notte dell’omicidio e ha iniziato il suo viaggio di “fuga” dall’Italia. Per paura? Per rispetto? Perchè in fondo è stato educato in questo modo? Davvero difficile a dirsi.

Saman ultime notizie: continuano le ricerche del cadavere

Tutto succede la sera del 30 aprile, come aveva già raccontato il sedicenne e come ha confermato anche venerdì. Prima assiste alla lite tra Saman e i genitori, Shabbar, 44 anni, e Nazia, 48. Nonostante i toni usati, il padre della ragazza avrebbe cercato di farla calmare, racconta il ragazzo. Saman lo convince a farsi dare il passaporto. Era per questo che Saman, dopo aver trascorso alcuni giorni nella capotale insieme al suo fidanzato, era tornata a casa. Le servivano i documenti per riprendersi quella vita della quale i suoi genitori l’avevano privata. Secondo il fratello di Saman, la ragazza, dopo aver preso il passaporto, avrebbe tentato la fuga. Il padre quindi avrebbe chiamato lo zio, per intervenire.

Ma il racconto del giovane troverebbe riscontro solo in parte. I genitori di Saman infatti avevano organizzato già in precedenza il viaggio in Pakistan, avevano comprato i biglietti e sapevano bene che sarebbero partiti, senza Saman, chiaramente. E il fatto che il ragazzo continui a dire di voler andare in Pakistan dai suoi genitori, che ha bisogno di stare con loro, è il chiaro segnale che il giovane potrebbe non aver raccontato tutto, nel tentativo di difendere la sua famiglia.

Ci sono però i messaggi di Saman al suo fidanzato, ci sono gli audio che la madre ha mandato al ragazzo e anche ad altre persone. Ci sono prove di un omicidio probabilmente premeditato, non una conseguenza all’ennesimo tentativo di fuga da parte della ragazza. Ora però bisogna trovare il cadavere di Saman per darle una degna sepoltura e le prossime ore potrebbero essere decisive.

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