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Dopo 2 mesi non si cerca più il corpo di Saman

Sono state interrotte le ricerche del cadavere di Saman: due mesi dopo la scomparsa della ragazza, nessuna traccia

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Saman aveva solo un sogno: sposare il ragazzo che amava, diventare a tutti gli effetti una ragazza italiana. Ha rinunciato a un matrimonio combinato, con un suo cugino molto ricco perchè non lo amava. Non voleva diventare un’altra ragazza pakistana costretta a obbedire alla famiglia. Lei che aveva assaporato la libertà in Italia, che aveva capito cosa significa amare senza costrizioni. Saman non si trova da due mesi. Mentre Saqib spera ancora che sia stata rapita da un parente e che sia nascosta da qualche parte, chi indaga non ha dubbi: la ragazza è stata uccisa dalla sua famiglia. Troppi gli errori commessi, le umiliazioni che la giovane ha fatto subire ai suoi. Dal rifiuto di un amore, al tentato suicidio, passando per la denuncia presentata alle forze dell’ordine e dalla fuga in una comunità. Nessuno ha capito quanto Saman avesse bisogno di aiuto, di consigli di adulti che forse le avrebbero permesso di non tornare in quella casa. L’hanno ingannata, imbrogliata. E Saman è andata incontro al suo destino.

Saman Abbas ultime notizie: 67 giorni dopo sospese le ricerche

Oggi, a due mesi di distanza dal giorno in cui Saman probabilmente è stata uccisa, sono state sospese le ricerche. Il suo cadavere non è mai stato ritrovato nei pressi dell’azienda agricola dove la giovane viveva con la sua famiglia. I cugini rimasti in Italia non parlano, suo fratello racconta mezze verità. Dello zio che dovrebbe essere l’assassino della giovane non ci sono tracce. Nulla si sa dei suoi genitori. Sono arrivati in Pakistan ma nel villaggio dove c’è la loro casa nessuno li ha visti. O meglio, nessuno dice nulla. Cancelli e portoni sbarrati, i lucchetti davanti alle inferriate. Degli Abbas si sono perse le tracce, come del cadavere di Saman. Un mandato internazionale servirà per trovare la verità su questa storia? Difficile che succeda purtroppo.

In più di due mesi sono stati impiegati 500 carabinieri, diversi cani speciali, vigili del fuoco con natanti, polizia provinciale. Sono stati inoltre utilizzati geo scanner in hd, elettromagnetometri, droni e sono state fatte analisi delle informazioni satellitari e delle telecamere. Del cadavere di Saman, nessuna traccia. Eppure i suoi familiari non avevano la macchina, per questo si è sempre pensato che fosse lì, a pochi passi dalla casa.

Shabbar Abbas, 47 anni e Nazia Shaheen, 46 anni i genitori di Saman restano indagati con l’accusa di omicidio. Poi lo zio Danish Hasnain, 33 anni, considerato l’esecutore materiale, il cugino Nomanhulaq Nomanhulaq, 35 anni, ricercati in Europa mentre l’unico arrestato è un altro cugino, Ikram Ijaz, fermato il 28 maggio su un pullman che dalla Francia stava andando in Spagna e attualmente in carcere. Non ha detto nulla di utile per le indagini.

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