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E’ di Alessio Zangrilli il cadavere ritrovato nel Tevere: il pugile era scomparso il 10 ottobre

Purtroppo Alessio Zangrilli è morto: è suo il cadavere ritrovato nel Tevere questa mattina a Roma

alessio zangrilli

Un epilogo drammatico per Alessio. La sua famiglia aveva lanciato appelli, Chi l’ha visto come spesso accade, aveva preso a cuore la storia del pugile. Anche Clemente Russo dalla trasmissione di Rai 3 aveva lanciato un appello affinchè Alessio Zangrilli tornasse a casa, da sua madre che lo stava aspettando a braccia aperte. Purtroppo questa vicenda non si è conclusa come tutti speravamo. Il cadavere di Alessio è stato ritrovato poche ore fa, nel Tevere. Ed è stato possibile procedere immediatamente all’identificazione. E’ stato confermato: è suo il cadavere.

E’ stato ritrovato all’altezza del Ponte Duca D’Aosta il cadavere di Alessio Zangrilli, morto a 35 anni. L’uomo era scomparso dal suo appartamento in zona San Basilio dal pomeriggio dello scorso 10 ottobre.

E’ di Alessio Zangrilli il cadavere ritrovato nel Tevere: le ultime notizie

Il corpo del 35enne, identificato dalla polizia, non presenta segni di violenza. Saranno solo gli esami autoptici come accade in questi casi, a stabilire la causa della morte del giovane e anche a dare una data precisa. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i poliziotti dei commissariati Borgo e Ponte Milvio e i colleghi del Reparto Volanti che hanno aperto le indagini. L’uomo era regolarmente vestito e aveva con sé i documenti.

Anche ieri sera la mamma di Alessio era tornata a Chi l’ha visto, convinta di poter ricevere l’aiuto dei telespettatori del programma. Ma purtroppo oggi è arrivata per lei la drammatica notizia. Dalla redazione di Chi l’ha visto queste parole di cordoglio: “Un grande abbraccio alla mamma Virginia, che anche ieri sera aveva lanciato accorati appelli per lui.” Era stata proprio la mamma di Alessio a spiegare che negli ultimi mesi suo figlio era entrato in un tunnel, era depresso a causa del lavoro che mancava. Aveva trovato un lavoro saltuario da giardiniere ma poi dopo il lockdown lo aveva perso. Anche gli amici che si allenavano con Alessio si erano accorti del cambiamento avvenuto nell’ultimo periodo: “Ultimamente era molto taciturno, di solito aveva una grossa parlantina, con il senno di poi possiamo pensare tante cose ma lì per lì abbiamo pensato fosse solo un momento come capita nella vita di ognuno di noi, un momento che non girava bene, non trovava lavoro, era un po’ più preoccupato”.

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