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Una lite, l’omicidio, i depistaggi: Alessandro Impagnatiello ha tentato di bruciare il corpo di Giulia

L'omicidio di Giulia Tramontano: il compagno ha tentato di dare fuoco al suo corpo, ecco che cosa è emerso dalle indagini

omicidio giulia tramontano

Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio della sua compagna. Giulia Tramontano sarebbe stata uccisa al termine di una lite, forse dopo aver scoperto che l’uomo aveva una doppia vita. Aveva avuto modo di scoprire che Alessandro non solo, aveva una amante da tempo ( pare dal settembre del 2022) ma che la ragazza, fosse anche rimasta incinta e che per sua volontà avesse deciso di interrompere la gravidanza.

Non è ancora chiaro se sia stata questa donna a contattare Giulia o se la Tramontano lo abbia scoperto da sola. Fatto sta che sabato sera, dopo probabilmente una accesa discussione, Giulia viene uccisa. Alessandro la colpisce più volte, forse accoltellandola. Poi esce di casa, porta via il corpo di Giulia e cerca di nasconderlo in un edificio poco distante dalla casa di Senago in cui i due si preparavano ad aspettare il loro bambino.

La mattina di sabato Giulia era uscita, come ha raccontato la mamma, a comprare le ultime cose in vista del parto. Cercava una carrozzina, poi altri oggetti per il corredino del bambino che stava per nascere. Mai avrebbe immaginato che in quel giorno di maggio, sarebbe stata uccisa dall’uomo che diceva di amarla.

Giulia Tramontano scomparsa
L’atroce omicidio di Giulia Tramontano a Senago-Ultimenotizieflash.com

Giulia l’ennesima donna uccisa dal suo compagno

E’ stata uccisa Giulia, poi il compagno, avrebbe anche tentato di dare fuoco al suo corpo, come trapela questa mattina dalle prime indiscrezioni sulle indagini. Ma il suo tentativo sarebbe stato reso vano dalla presenza del grande tatuaggio di Giulia sul braccio. Era nascosta in dei sacchi neri. Questa notte i Carabinieri, hanno ritrovato il cadavere.

Aveva raccontato di esser uscito di casa sabato sera, di aver raggiunto Milano e di essere rientrato in piena notte a casa, quando Giulia dormiva. E invece probabilmente Giulia è stata uccisa prima delle 21 di sabato, prima di quei messaggi mandati alle amiche e alla madre. Potrebbe esser stato proprio Alessandro a scrivere i messaggi, in modo da avere almeno una notte di tempo per tentare di nascondere le tracce dell’omicidio, per depistare. Ma non ce l’ha fatta.

Aveva persino raccontato di essere andato a Milano, per fumare, per comprare erba e di essere tornato di notte a casa. Poi è uscito al mattino, mentre Giulia dormiva per andare a lavoro. E non poteva meravigliarsi del fatto che Giulia non rispondeva ai suoi messaggi: avevano litigato, era normale.

Giulia non poteva rispondere, Giulia era morta da ore. Le tracce di sangue sulla macchina del 30enne dimostrano che la ragazza è stata portata fuori da quella casa nel SUV. Nelle prossime ore si attendono maggiori dettagli su questo ennesimo, atroce, femminicidio.

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