Notizie Strane

Prima pistola realizzata con una stampante 3D

Arriva la prima pistola realizzata con una stampante 3D. Si tratta della “Liberator”, pistola in plastica che funziona davvero e che è alla portata di tutti


Arriva la prima pistola realizzata con una stampante 3D. Si tratta della “Liberator”, pistola in plastica che funziona davvero. A realizzare il progetto in questione, è stata un’azienda no-profit texana, la Defense Distribuited, grazie all’ottenimento della licenza federale. A quanto pare, 8 mesi di studi al riguardo hanno dato i loro frutti, e la pistola funziona davvero. Essa si compone di 16 pezzi, 15 dei quali sono di una plastica dura in grado di resistere alle alte temperature. Ogni pezzo è stato creato da una stampante tridimensionale. Il sedicesimo pezzo è in ferro, affinchè possa essere rilevata l’arma dai metal detector, in accordo con la legge. A breve, si avranno online i disegni per procedere con la stampa in 3D della pistola.

Ad ideare questa nuova arma è stato uno studente 25enne, il texano Cody Wilson, fondatore della Defense Ditributed. Lo scopo della pistola creata con stampante 3D è quello di garantire a tutti il diritto di difendersi, grazie anche al basso costo di produzione dell’oggetto. Così, in un video intitolato “Liberator, l’alba del Wiki-weapons”, che è stato pubblicato tramite il sito www.defcad.org si può vedere il processo di produzione della pistola: si stampano i componenti di plastica, che poi vengono montati. Pare dunque non ci si renda conto di quanto sia pericoloso detenere un’arma. Al riguardo Wilson afferma di sapere che questo “oggetto potrebbe far male a qualcuno“, in quanto “si tratta di una pistola“. “Penso che la libertà, alla fine sia l’interesse superiore“, aggiunge poi il giovane.

La facilità di procurarsi un’arma da fuoco in questo modo, non ha potuto che originare numerose polemiche: diffondendo i disegni tramite il web, chiunque può avere la possibilità di creare una pistola fai da te, senza alcun controllo e/o autorizzazione, numero di serie, ecc. Tutto ciò va contro i provvedimenti dell’amministrazione Obama, che sta imponendo regole più severe per quel che concerne il possesso di armi a seguito di una serie di stragi.

Come andrà a finire?



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.