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Gli alimenti che possono essere consumati anche dopo la scadenza

Esistono alcuni consigli per evitare gli sprechi in tavola. Spesso, infatti, si tende a confondere le date si scadenza con i termini di conservazione degli alimenti

E’ possibile evitare gli sprechi alimentari, basta fare un po’ più di attenzione alle date di scadenza e quindi agli alimenti che possono essere consumati anche dopo. Per quello che riguarda le etichette sui prodotti alimentari in Italia, sembra esserci un po’ di confusione. Spesso, infatti, i consumatori tendono a dare un significato errato della data riportata sulle confezioni: vi è la tendenza a confondere il termine minimo di conservazione con la data di scadenza. In poche parole, quando giunge il giorno fatidico si arriva a buttare tutto, nonostante il cibo si può consumare senza rischi. A tal proposito, l’Inghilterra ha invitato le aziende a togliere dalle etichette dei prodotti alimentari la scritta “da vendere entro”, usata da alcuni supermercati per evitare ai consumatori di acquistare cibi che scadono il giorno dopo. Si tratta di un’abitudine che manca in Italia ed è proprio motivo del caos che fanno i consumatori all’acquisto del prodotto.
La data di scadenza che troviamo nei prodotti freschi da tenere in frigorifero come latte, yogurt, insalata in busta, pasta fresca, generalmente è da rispettarsi. Vi sono alcuni alimenti nello specifico per i quali sarebbe meglio anticipare la data di scadenza di 24 ore. E’ il caso dell’insalata in busta: quando resta anche poco tempo a temperatura ambiente perde la fragranza. Anche il latte fresco, dopo la data, fino a quando non diventa acidulo, si può bere. Lo yogurt scaduto da 6-7 giorni si può mangiare tranquillamente; stessa cosa vale per la pasta fresca. Per quanto riguarda, invece, gli alimenti che vanno tenuti fuori dal frigorifero e i surgelati hanno sull’etichetta il termine minimo di conservazione che varia da 3-6 mesi a 2 anni e più. Anche in questo caso le date indicate dalle aziende sono approssimative.
La pasta e le conserve in scatola come il tonno e i pelati resistono bene e si possono consumare anche a 2-3 mesi dalla data. Persino il pesce, se viene conservato bene, non causa problemi, in seguito alla data presente sull’etichetta. Da tenere bene a mente, comunque, è il termine minimo di conservazione stampato sui prodotti che si tengono fuori dal frigorifero: non si tratta di una una scadenza. E’ possibile consumarli anche dopo, facendo sempre attenzione.



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