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Olive verdi verniciate, come riconoscerle per evitare la truffa

Non tutte le olive verdi sono buone, purtroppo c'è chi le vernicia e di certo non è salutare


Ogni giorno una truffa diversa. Ormai se ne sentono di tutti i colori. Dopo l’olio contraffatto arrivano anche le olive contraffatte. Negli ultimi tempi il Corpo Forestale dello Stato ha sequestrato diverse tonnellate di frutti colorati artificialmente. E recentemente le autorità competenti hanno portato alla luce una truffa sulle olive. In particolare sarebbero state intercettate olive spagnole e greche spacciate come italiane. Non solo il marchio era un falso ma le olive erano anche mal conservate. Lo ha riferito la dottoressa Elga Baviera, biologa esperta in Igiene e Sicurezza degli Alimenti. Alcuni produttori con molto poco senso civico e onestà hanno verniciato le olive con solfato di rame o con il colorante E141 per renderle più appetibili. Infatti questi prodotti conferiscono alle olive più vecchie un aspetto più fresco. L’esperta ha spiegato che il colorante E141 è un complesso di clorofille e rame che si ottiene aggiungendo alla clorofilla un sale del rame. L’uso alimentare è consentito solo per alcuni prodotti come le conserve di frutti rossi ma per le olive ne è vietato l’impiego. Lo scorso anno l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha spiegato che i complessi rameici delle clorofille sono ottenuti da fonti su cui non si hanno informazioni circa una eventuale tossicità e cancerogenicità. Il solfato di rame invece è quello impiegato per difendere le piante da parassiti e infestanti ed è un inquinante ambientale non biodegradabile che si accumula nelle falde. La legge impone delle rigide restrizioni ai residui di solfato di rame nelle falde e nei terreni.
A volte capita che le olive non italiane vengano spacciate come prodotto locale e addirittura viene utilizzato un falso marchio Dop o Igp. Per cui molti cittadini, convinti di comprare un prodotto made in Italy acquistano e poi mangiano un alimento che purtroppo non rispetta i disciplinari di produzione e i requisiti di qualità del cibo italiano.
E’ difficile riuscire a smascherare le frodi nel caso di etichette contraffatte. Tuttavia nel caso delle olive trattate artificialmente il consumatore può prestare attenzione ad alcune caratteristiche per capire la validità del prodotto.
Per prima cosa bisogna diffidare dei frutti con colori sgargianti. I colori accesi e uniformi delle olive possono essere un primo campanello di allarme. Se poi il picciolo è di colore verde intenso le possibilità che qualcosa non vada iniziano ad aumentare notevolmente. Per le olive nere la questione è un pò diversa. infatti spesso di tratta di frutti verdi colorati con gluconato ferroso (E579) o con lattato ferroso (E585) che non hanno controindicazioni ma è doveroso informare il consumatore del tipo di prodotto che sta acquistando. Occorre poi prestare attenzione agli ingredienti e leggere le etichette per verificare l’eventuale presenza di additivi. Se decidete di comprare delle olive sfuse chiedete al negoziante le lista degli ingredienti. Ricordate che le olive biologiche non possono assolutamente essere colorate, per cui da questo punto di vista dovremmo essere tutti più tutelati.



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