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Paola Barale a Kiev, le chiedono: “Sei andata a vedere la guerra?”

Paola Barale a Kiev con il cuore straziato. Le chiedono perché è andata in Ucraina se non ha portato aiuti

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Pasqua a Varsavia per Paola Barale ma subito dopo è partita per Kiev, una destinazione strana, un soggiorno anche abbastanza lungo. Dopo dieci giorni oggi Paola Barale si prepara a tornare a casa, di buon mattino attende l’autista e le 10 ore di viaggio fino a Varsavia. Pubblica il video e spiega cosa ha visto con i suoi occhi. Ovviamente ha visto la guerra, ha visto palazzi bombardati, ha incontrato madri distrutte dal dolore per la paura di non rivedere più i figli. La showgirl spiega subito che la sua è stata un’esperienza importante, che la guerra è ben diversa da quella che vediamo tutti al telegiornale. A Kiev si respira ancora un po’ di normalità rispetto ad altre città dell’Ucraina, ma la Barale ha attraversato anche altre zone dove lo scenario è devastante. Torna a casa con il cuore devastato ma molti adesso le chiedono perché è andata a Kiev? A vedere la guerra?

Paola Barale in Ucraina per portare aiuti o per vedere la guerra da vicino?

Per lei è stata un’esperienza importante, precisa che non è andata in Ucraina per occuparsi di guerra. Quindi, non è un’inviata, non ha intenzione di fare un documentario. Tra i commenti le chiedono se ha portato degli aiuti, se è riuscita a fare qualcosa di concreto.

“Si parte. Dopo quasi una decina di giorni, oggi si torna a casa. Che viaggio e che esperienza… Intensa e costruttiva a tratti decisamente dolorosa. Non sono venuta qui per occuparmi di guerra, ma inevitabilmente mi sono trovata davanti ai segni evidenti di questo terribile e delirante momento storico – scrive Paola Barale che descrive – Palazzi bombardati, scuole distrutte, interi quartieri abbattuti, fosse comuni, posti di blocco , trincee ancora operative ,giovani soldati in prima linea , madri che piangono aspettando il loro ritorno ( se e quando torneranno). L’Ucraina e’ grande e fortunatamente non è ovunque così.. a Kiev ad esempio, come in molte altre città e regioni si respira un aria di apparente normalità’”.

Paola Barale prosegue: “Ma attraversando alcune delle zone più colpite lo scenario che ti trovi davanti e’ straziante. Non è come leggerlo sui giornali o vederlo in Tv. Ti devasta il cuore. Lo sapevo già, ma torno a casa ancora più convinta. La guerra non fa né vincitori né vinti. Fa solo male. Tanto e a tutti – e conclude – Grazie a tutte le persone che mi hanno dato la possibilità’ di vivere questa importante esperienza”.

“Vogliamo sapere perché sei andata lì se no sembra che sei solo andata a guardare la guerra” tante le domande di chi chiede spiegazioni del suo viaggio. In ogni caso Paola Barale ha mostrato sui social che la guerra non è poi così lontana da noi, che ogni giorno c’è chi si sveglia e ha paura, non vive più come prima. Parlarne è sempre meglio che far finta di niente.

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