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Selvaggia Lucarelli ritrova l’anello della madre: “Penso a dove è stato trovato”

Selvaggia Lucarelli mostra l'anello della madre che non c'è più: "Sono strane le cose dei morti"

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Sui social Selvaggia Lucarelli racconta dell’anello della madre, mostra la foto, manca una pietra, tutto racchiude un gesto generoso e ricordi importanti. La madre di Selvaggia Lucarelli non c’è più, più volte la giornalista ha raccontato della sua malattia, quella che fa dimenticare tutto. Era in una struttura e di certo già dietro questa scelta c’era del dolore. Il papà di Selvaggia invece vive a casa con lei e Lorenzo Biagiarelli. “La signora che ha comprato casa dei miei genitori a Civitavecchia è una brava persona. Lo è stata fin dal primo giorno. Ieri mi ha mandato la foto di un anello. Era di mia madre, l’ha trovato in casa dopo quasi un anno che vive lì, dove i miei hanno vissuto per una vita” racconta la Lucarelli. Per qualcuno potrebbe essere un anello banale, una storia banale, non lo è, apre la mente ai ricordi.

L’anello della mamma di Selvaggia Lucarelli

“Manca una pietra, è un po’ malandato, ma per me evoca giovinezza. Rivedo mia madre giovane, con quell’anello al dito, con quella poca bigiotteria che le piaceva indossare. Con i coralli e le pietre calde. Poi penso a dove è stato trovato – continua Selvaggia – in un posto assurdo di quelli in cui negli ultimi anni finivano le cose che le passavano tra le mani, e la rivedo verso la fine, quando le cose non avevano più un posto, neppure nella sua mente – la conclusione stringe il cuore – Sono strane le cose dei morti. Come fotografie che si muovono. Troppo vere per ricordare e basta, sembrano parlare all’orecchio e dirti cose che fanno male e bene, allo stesso tempo”.

Le arriva poi un messaggio: “Ciao Selvaggia io taglio il corallo e l’anello di tua madre è fatto di corallo di Sciacca antico. Se hai piacere volentieri e gratuitamente metterei il corallo mancante all’anello”. I buoni sentimenti ne muovono altri e le emozioni si moltiplicano.

“Io ho un cassetto dedicato solo a due cose in particolare dei miei genitori. Una crema che mamma metteva sul corpo quando faceva le chemio e che le lenivano il senso di bruciore, e il cellulare di papà. Papà aveva lo stesso Cellulare da mille anni. Con lo stesso operatore. Qualche giorno prima di morire andò al centro commerciale a cambiare operatore perché il suo era diventato troppo caro. Arrivato a casa scoprì che il suo cellulare non supportava la nuova SIM, una nano SIM. Iniziò a smadonnare e disse a mia sorella ” domani torniamo lì e mi faccio sentire, adesso sto senza cellulare!”. Il giorno dopo venne ricoverato per una crisi respiratoria. Morì dopo una settimana di coma. Ogni tanto annuso la crema di mamma e accendo il cellulare di papà, da tempo senza segnale. Mi piace pensare che stia telefonando da Lassù, mandando maledizioni a chi gli cambiò la SIM” è uno dei tanti messaggi alla storia dell’anello che Selvaggia Lucarelli ha ritrovato insieme ai ricordi della mamma.

 

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