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La lista delle peggiori ricette di Benedetta Rossi che ha fatto infuriare la foodblogger

Era davvero così tanto offensivo l'articolo di Dissapore su Benedetta Rossi? Non c'è sembrato

articolo dissapore

Vi avevamo detto, questa mattina, parlando del duro sfogo di Benedetta Rossi, che non comprendevamo fino in fondo, visto che non avevano letto poi, tutti questi lunghi articoli dedicati al suo operato e alle sue ricette. E infatti, non ci sono decine di articoli, ma solo un articolo pubblicato sul sito Dissapore, a firma di una ex concorrente di Bake Off, Chiara Cajelli, che ha fatto una lista delle 10 peggiori ricette di Benedetta Rossi. Articolo che è stato poi citato da altri blog di cucina, e caso chiuso. Oggi invece, dopo quel duro sfogo di Benedetta Rossi, chiaramente, in molti si sono chiesti, dove fossero questi lunghi articoli pieni di critiche contro di lei. Non ci sono. C’è solo questo articolo di Dissapore, dove si parla delle ricette di Benedetta Rossi e si fa una classifica. Si chiama libertà di poter criticare e libertà di poter esprimersi. E badate anche bene al fatto che non si sta dicendo che bisogna spendere i miliardi per riempire i carrelli ma che forse, usare una fialetta invece che una bacca di vaniglia o magari del succo di limone naturale, potrebbe essere la soluzione giusta; non solo, si può cucinare in modo sano e con ingredienti non costosi, anche essendo una semplice casalinga attenta ai tempi e ai costi. La Cajelli è andata anche oltre a questi concetti. E infatti nell’articolo di Dissapore, ad esempio si legge, sulla pasta sfoglia: ” che può essere usata eh, ma almeno lo si faccia bene” con una foto della ricetta, dalla quale si evince, come la stessa blogger fa notare, che questa pasta sfoglia non è stata neppure cotta bene. Oppure quando si parla dell’hot dog vegetariano, la critica non è mica alla ricetta di per se, ma al fatto che si siano aggiunti dieci chili di maionese e ketchup, cose poco sane, tutto qui.

Parlando poi del pane al cioccolato, non critica l’idea, anzi. Scrive la Cajelli nel suo articolo per Dissapore: “Sgonfia, palesemente mezza cruda all’interno. Hai un sito web di ricette, Benedetta cara: le cose venute male fai in tempo a rifarle, non sei in presa diretta dove vige la regola del “buona la prima”. Come darle torto? Lo stesso discorso quando si parla di merenda per i più piccoli e si preparano dei fagottini con patatine e wurstel, la Cajelli fa solo notare che si può preparare una merenda in modo più sano, non spendendo meno soldi o più soldi, con meno tempo o più tempo. E se poi sotto a questo articolo di Dissapore, sono arrivati commenti che hanno offeso Benedetta Rossi, non è certamente colpa della Cajelli o del blog Dissapore dove è stato, giustamente, pubblicato un articolo come mille altri. Come quelli in cui noi facciamo le pagelle degli allievi di Amici, dei look dei vip in tv, delle canzoni di Sanremo.

La Cajelli nel suo articolo ha concluso: “Che male può fare, mi direte voi? Niente, ma mi fa imbufalire come chi potrebbe facilmente insegnare ed informare nel modo corretto (e non intendo certo come se fossimo alla Scuola di arte culinaria Cordon Bleu) decida invece di fare spesso l’opposto, lasciando nell’errore e nel pressapochismo la gigantesca fetta di pubblico che pende dalle sue labbra. L’ho fatto in casa per voi! Hem… gentilissima, ma passo“. Nulla di offensivo.

Era davvero così offensivo l’articolo di Dissapore?

Non c’è sembrato di leggere qualcosa di offensivo, ma solo di critico. E le critiche, per chi fa questo lavoro, dovrebbero far parte del gioco. Forse bisognerebbe guardare più in là ed evitare vittimismo inutile quando non c’è motivo. Perchè nessuno ha offeso chi compra la pasta sfoglia o chi cerca ricette rapide da fare in pochi minuti. Ma quando parliamo di ambiente, di cucina sana, di alimentazione per i bambini, di attenzione, dovremmo anche ricordarci che poi, non ci si deve offendere se qualcuno fa degli appunti come quelli che si leggono su Dissapore.

Qui trovate l’articolo completo di Dissapore: https://www.dissapore.com/cucina/le-peggiori-10-ricette-di-fatto-in-casa-da-benedetta/

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3 responses to “La lista delle peggiori ricette di Benedetta Rossi che ha fatto infuriare la foodblogger

  1. Forse non avete perso tempo ad ascoltare il video di Benedetta, non ha speso nemmeno una parola su chi la critica dicendole che non sappia cucinare, lei è la prima a definirsi una che non sa cucinare, ma si è indignata su chi sfotte i suoi follower per ciò che possono permettersi di comprare. A me hanno insegnato che prima di dire o scrivere qualcosa, devo documentarmi e non scrivere a casaccio storcendo la testa dei fatti.

    1. Forse invece tu non hai ascoltato molto bene. La Rossi cita “il tonno in scatola” una critica rivolta a lei; la pasta sfoglia, ad esempio, ma non perchè la usi, ma perchè non la cuocia e sia cruda. Il lievito nel pan di spagna. Documentati tu, prima di commentare, leggi l’articolo di Dissapore e poi torna pure a dirci quello che pensi. Tra l’altro la signora Rossi parla di una pioggia di articoli contro di lei, di blog che parlano male dei suoi follower. 1 articolo solo. Commenti che ahinoi, ci sono per tutti, ogni giorno. Ti sei fatto un giro sotto i profili delle influencer per leggere quante critiche ricevano loro e chi li segue? Commenti che non dipendono da chi ha fatto la sua critica su Dissapore ma sulla poca intelligenza di gente frustrata che insulta e offende tutti a prescindere , che si parli di Benedetta Rossi o di un’altra persona. Ha milioni di follower che la osannano come se fosse una Santa, potrà anche sopravvivere se 100 persone commentano in modo poco opportuno e comunque ingiustificabile. E rispettate il lavoro di chi scrive, prima di commentare. Nessuno ha distorto nulla. Buona serata

    2. aggiungiamo che l’articolo di Dissapore era del 13 aprile. Nessuno si era accorto di nulla prima della indignazione, postuma ( e chissà come mai) della Rossi. Se non avesse fatto quell’appunto, nessuno si sarebbe indignato, nessuno avrebbe visto quei pochi commenti contro i suoi follower. Togliete i paraocchi e siate obiettivi quando decidete di commentare una notizia prima, il lavoro di chi fa questo di mestiere, dopo.

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