Gossip e TV

La terra dei cuochi, Viviana Dal Pozzo: un’intervista speciale

La nostra intervista a Viviana Dal Pozzo, apprezzatissima concorrente della prima edizione de La terra dei cuochi condotta da Antonella Clerici


Abbiamo avuto il piacere di intervistare Viviana Dal Pozzo, terza classificata al cooking show La terra dei cuochi e dire che è una persona speciale è davvero riduttivo. Semplice e originale, umile e ricca di ogni positività, per il gusto agli assaggi meritava di vincere ma è proprio Lapo Magni, il vincitore della prima edizione de La terra dei cuochi, il suo preferito. Ringraziamo davvero Viviana Dal Pozzo per l’intervista e vi suggeriamo di leggerla tutta d’un fiato, non ci regala solo risposte ma un po’ di sapore della sua vita.

Ogni venerdì sera abbiamo ammirato la tua precisione e  vissuto un po’ le tue emozioni. Quando e come nasce la tua passione per la cucina?

La mia passione nasce da piccola. Ho passato infatti la mia infanzia accanto alla mia mamma in cucina con il gomito appoggiato sulla macchina del gas. Prestissimo quindi la mia mamma ha iniziato ad utilizzarmi come aiuto cuoco. I momenti più belli erano quelli della preparazione del pranzo della domenica. Mia mamma sperimentava molto in cucina, ma il mio piatto preferito era sempre il pasticcio di lasagne, così ben presto ho imparato a farlo.

 

Cosa ti ha spinto a partecipare a La terra dei cuochi?

Sono stata invitata dalla produzione del programma a inviare un mio cv, e a dire il vero ho un po’ tentennato dato che non amo particolarmente la competizione. Ho pensato però che fosse una grande occasione e ho seguito, come sempre faccio, il fiume che scorre della mia vita.

 

Abbiamo riso perché avresti voluto zittire Giorgio Mastrota, avresti preferito un compagno meno polemico?

Giorgio ed io scherzavamo tantissimo durante la trasmissione, ed ovviamente gli avevo anche chiesto il permesso prima di imbavagliarlo. Fra noi si è subito creato un affetto sincero ed è stato un compagno di squadra straordinario, anche a telecamere spente. Delle volte mi faceva piacere che dicesse la sua a Scabin, dato che spesso era anche la mia. A volte però era difficile riuscire a parlare per spiegare allo Chef cosa stessi preparando e che passaggi importanti avrei fatto.

 

La terra dei cuochi poteva raggiungere un successo maggiore, il pubblico avrebbe preferito gli imprevisti della diretta. Credi anche tu che la registrazione abbia tolto un po’ di gusto?

No, secondo me il problema degli ascolti non è stato il fatto che il programma fosse registrato. La cucina ha dei tempi tecnici ed oltre quelli, anche le procedure di sanificazione, necessarie per la sicurezza delle nostre preparazioni, avevano tempi lunghi. Secondo me non si poteva fare una diretta. Tra l’altro tutti gli imprevisti sono sempre stati messi nella puntata

 

I momenti più “cattivi” del programma erano quelli dell’assaggio dei parenti, per te anche quelli delle critiche. Quale dei tuoi colleghi apprezzi di più?

Per me non sono mai stati “cattivi” i momenti degli assaggi perché ho ricevuto davvero pochissimi voti negativi dai parenti, a parte nella finale in cui anche mio marito non ha apprezzato il mio piatto. Ma anche lì, ad essere sincera, ho preferito essere eliminata abbracciando mio marito che essere eliminata da Scabin.

Ho apprezzato molto Lapo. Lo trovo un ragazzo coraggioso e di talento. È andato in Sud Africa a 18 anni per percorrere la sua strada e ha iniziato a lavorare in un ristorante, nonostante in Italia avesse delle possibilità, dato che i suoi genitori sono entrambi nel mondo della ristorazione. Credo farà molta strada nella vita e glielo auguro con il cuore.

 

E’ evidente l’amore che ti lega a tuo marito Giampietro, anche lui ispira le tue creazioni?

Assolutamente sì, sono 7 anni che ogni giorno gli chiedo: Amore, “Cosa ti preparo per cena?”, ed è lui a darmi tantissime idee. Quando assaggia un mio esperimento, gli parte la mano a mulinello e mi dice: “amore sei troppo brava” beh ecco… mi rende felice.

 

L’abbraccio allo Chef Scabin ha mostrato la tua forza e dolcezza nonostante avessi appena perso. Cosa porterai con te dei suoi insegnamenti?

Prima ancora dell’inizio della trasmissione ero emozionatissima di conoscere Scabin perché lui è il mito di Loriana Pontil, la chef torinese che mi ha preparata e che mi ha insegnato  tantissimo, quindi era il mito del mio mito.. un mito al quadrato!

Scabin mi aveva appena aperto le porte del suo ristorante, e questo è un privilegio… Sono corsa ad abbracciarlo inoltre perché ritengo che lui sia un genio e ho sperato che almeno per induzione un po’ della sua genialità si potesse trasferire anche a me.

 

Il tuo desiderio da realizzare con la partecipazione al cooking show che ti ha reso famosa era quello di aprire un ristorante, ma il tuo sogno vero qual è?

Il mio sogno resta comunque quello di comunicare il mio amore per la vita attraverso uno degli strumenti più potenti della comunicazione che io conosca… il cibo.

 

Ci regali un consiglio in cucina?

Credo che per creare un buon piatto si debba cucinare con il sorriso e con il cuore aperto a ricevere le più belle emozioni. Solo così queste meraviglie si donano al cibo, e di conseguenza anche a chi poi si nutrirà con i nostri manicaretti.

 

Quali sono i tuoi progetti golosi e come possiamo continuare a seguirti?

Sto ricominciando ad organizzare i miei corsi di cucina, che tengo sia in casa, sia presso la Bottega di Campagna Amica di Verona. Ho imparato tanto con questa esperienza e tutto questo voglio condividerlo con chi viene ai miei corsi.

Se però non siete della zona di Verona potrete comunque continuare a seguirmi leggendo il mio Blog di cucina, che curo dal 2007. Vi aspetto su www.cosatipreparopercena.com

Buona vita!



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