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Maria Teresa Ruta si sposa, la data del matrimonio e un grande rimpianto che le farà sempre male

Maria Teresa Ruta sposa lo storico compagno, svela la data ma anche un rimpianto, un errore che le fa male

Maria Teresa Ruta matrimonio

Maria Teresa Ruta e Roberto Zappulla stanno insieme da tanti anni e finalmente hanno deciso che il 2024 sarà il loro anno. Si sposano, un matrimonio in Italia, perché in questi anni si sono già sposati in giro per il mondo ma adesso è arrivato il momento di fare le cose nel modo giusto. E’ a Storie di donne al bivio che Maria Teresa Ruta ha confidato la loro data del matrimonio, la puntata in andrà in onda sabato 20 aprile alle ore 14 su Rai 2. Nel salottino di Monica Setta ha anche confidato tutta l’emozione di diventare nonna, un’emozione enorme anche perché sua figlia Guenda credeva che non sarebbe stato semplice diventare mamma e invece è pazza di gioia con il suo Mirko e il pancione che cresce a vista d’occhio.

Maria Teresa Ruta si sposa, la data del matrimonio e un grande rimpianto

Per la Ruta ci sarà prima la grande gioia di diventare nonna e poi la famiglia potrà organizzare con cura il matrimonio. La data delle nozze è il 23 ottobre ma sembra non sia ancora una data certa. In pratica l’annuncio delle nozze c’è stato ma la risposta di Maria Teresa è stata: “Pensiamo di sposarci il 23 ottobre” quindi, il giorno potrebbe variare. Magari all’età di Maria Teresa Ruta e Roberto Zappulla e dopo tanti anni insieme non è poi così importante avere tanto tempo per organizzare il sì. Inoltre, c’è anche il matrimonio di Guenda Goria e Mirko Gancitano, insomma, tante feste in famiglia. Tutti amori solidi e non ha dubbi l’ex conduttrice: “Roberto è il bastone della mia vecchiaia”. A 63 anni e dopo tanti anni d’amore può dirlo forte, anche se avrà sempre un unico grande rimpianto.

Il rimpianto più grande di Maria Teresa Ruta

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Sta per diventare nonna , ha due figli che adora e che la amano tanto ma non riesce a non pensare ad un errore commesso.

Rimpiango di non aver proseguito nel cammino della procreazione assistita quando io e Roberto volevamo un figlio nostro. Avevamo fatto tutto ma poi ci siamo fermati perché avevo timore che avendo un altro bambino i miei due figli Guenda e Gianamedeo potessero soffrire. E invece anni dopo sono stati proprio i miei figli a dirmi che avrebbero avuto piacere ad avere un fratellino o sorellina, perché io ero una splendida mamma.

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