Fiction e Serie TV

Con il sole negli occhi poteva essere più interessante?

Con il sole degli occhi ha davvero compiuto la sua missione? Si poteva fare di più? Ecco il nostro punto di vista sul film tv diretto da Pupi Avati


Dopo la sbornia da Isola dei famosi ci occupiamo di altro. Su Rai 1 è andato in onda il film tv diretto da Pupi Avati Con il sole negli occhi. Bella la scelta di portare in prima serata un tema difficile come quello della migrazione e il pubblico di Rai 1 ha accolto con un discreto ascolto, più di 4 milioni i telespettatori. Però, c’è un però…A noi il film nella sua totalità c’è piaciuto si ma si poteva sicuramente fare di meglio. Di per sè la narrazione è risultata spesso forzata nei montaggi nel voler mostrare delle scene che non seguivano la linea. Una scelta sicuramente voluta che poteva entrare in altro modo.

Questa mattina in giro non abbiamo letto molte critiche negative, del resto stiamo parlando di un grande regista. Ma visto che in casa rai nessuno ci legge possiamo anche permetterci di dire qualcosa di negativo. Abbiamo trovato in alcune scene troppa superficialità: il bambino protagonista viene accontentato in tutto e per tutto, dal cellulare al carrello della spesa pieno passando per lo skateboard. E questa potrebbe essere una scelta autoriale per cui non c’è molto da discutere. Però ci chiediamo: nelle tante comparse del film non c’era una donna diversa che poteva sedersi in aereo al fianco dell’avvocatessa Carla ? Diretta verso Berlino al suo fianco c’è una donna di colore che si nota soprattutto per la sua folta chioma. E pensate che strana coincidenza: nel volo di ritorno Carla senza il piccolo Marhaba (Amor Faidi) si ritrova seduta in aereo nello stesso posto e sapete chi c’è al suo fianco? La stessa persona che aveva incontrato all’andata.

Particolare di poco conto direte voi. Bhè non lo è se il film è diretto da Pupi Avati e se va in onda in prima serata su Rai 1 con l’intento di mandare un messaggio. I dettagli vanno curati se si crede fino in fondo nel lavoro che si sta facendo e questo era un dettaglio.

Passando invece alla tematica sicuramente va dato atto che si parla di qualcosa di cui spesso si fa finta di non conoscere e lo si è fatto con grande maestria. Proprio per questo motivo ci si aspettava di più. Ci si aspettavano più emozioni, un coinvolgimento maggiore da parte di chi interpretava e poi anche di chi da casa stava seguendo il lavoro. Proprio perchè sapevamo che ce lo potevamo aspettare avremmo voluto di più.

Bravissimi colleghi hanno scritto che l’obiettivo non era quello di intenerire il pubblico ma quello di dare uno schiaffo. Condividiamo. Ci domandiamo però: le coscienze si sono smosse?

Ora ci aspettiamo di essere insultati e di essere tacciati di non aver capito molto del film. Potrebbe essere, questo resta però il nostro modesto parere da telespettatori non da critici televisivi anche se un pò cerchiamo di capire quelle che sono le dinamiche.



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