Fiction e Serie TV

Di padre in figlia e il racconto lineare reso impeccabile dagli attori: il cast fa la differenza

Di padre in figlia e il racconto lineare reso impeccabile dagli attori: il cast fa la differenza. Ecco la nostra recensione


Non sta raccontando una storia complicata Di Padre in figlia, ci mostra uno spaccato di una Italia che non tutti ricordano o che i giovani non vogliono studiare sulle pagine dei libri di scuola. Ci ricorda anche che la differenza di genere non era e non è solo un problema del Sud ma che è stato per lungo tempo ( e forse lo è ancora oggi) un problema della nostra Italia. Ci ricorda che anche in passato gli italiani hanno dovuto lasciare la loro Italia e ci ricorda che le lotte per ottenere qualcosa si sono sempre fatte. Una storia con tanti piccoli colpi di scena ma piuttosto lineare che però ha una marcia in più offerta dalla scelta di un cast azzeccatissimo: gli attori possono sempre fare la differenza. Lo abbiamo detto già in passato e probabilmente questo è il valore aggiunto delle fiction in onda sulla Rai, il valore dell’interpretazione. Una meravigliosa Stefania Rocca, una bravissima Cristiana Capotondi e ancora un superbo Alessio Boni. E anche gli altri giovanissimi attori rendono il racconto di questa fiction impeccabile. Dal punto di vista delle scelte fatte invece possiamo osservare che forse qualcosa poteva essere evitata: ad esempio la storia di Giovanni e Franca sarebbe stata più credibile se non fosse arrivato nella vita della donna anche un amante. La sua emancipazione poteva compiersi comunque, anche solo con le scelte fatte e non con un amante che arriva dal Brasile e al quale lei si concede per provare finalmente quell’amore che non ha per suo marito. Poteva essere lo stesso una donna forte, costretta a sposare un uomo che non amava, che la tradiva, che non la rispettava. A vale lo stesso discorso per Elena, interpretata da una bravissima Matilde Gioli, il suo ruolo avrebbe avuto senso lo stesso senza che ci fosse bisogno del sentimento di rivalità con sua sorella, senza che la si facesse passare per una facile. E anche Riccardo, un ragazzo che si innamora della bella Elena per il suo modo di essere sfacciata senza neppure rendersi conto che al suo fianco, anche se coperta da un maglioncino accollato, ha una donna che farebbe di tutto per lui. Tutte piccole cose che avrebbero reso maggiormente credibile, senza troppi stereotipi, la fiction che in ogni caso ci racconta uno spaccato di Italia che a volte dimentichiamo.

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E’ chiaro che il punto di vista femminile si senta ma la fiction strizza l’occhio anche al pubblico maschile grazie al ruolo del Franza Senior che non avrà studiato ma ha capito come gira la ruota della vita e ha costruito con le sue forze, e anche tradendo la persona che con lui gestiva il sogno di rivalsa, la sua ricchezza. Vedremo, con i dati auditel relativi agli ascolti di ieri, se il pubblico avrà gradito o meno questo racconto. La Rai cerca un nuovo record di ascolti, in questa stagione non ha sbagliato un colpo con le sue fiction. Anche Di Padre in figlia avrà lo stesso successo delle altre? 



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