Fiction e Serie TV

Io ti cercherò anticipazioni seconda puntata: chi ha ucciso Ettore? Valerio deve fare i conti con il passato

Valerio continua le sue indagini, scopre chi ha ucciso Ettore? Neppure un infarto lo fermerà...Ecco la trama e le anticipazioni di Io ti cercherò...

Il pubblico che ha visto i primi minuti della puntata di Io ti cercherò sa bene che Ettore è stato ucciso in casa sua ed è stato poi gettato nel fiume. Ma per tutti gli altri, il figlio di Valerio, si è tolto la vita. Ma che cosa è successo davvero? Lo scopriamo con le anticipazioni della seconda puntata di Io ti cercherò in onda il 12 ottobre 2020 su Rai 1. Valerio, nonostante non sentisse suo figlio da tempo, non vuole credere in nessun modo che si sia tolto la vita e inizia a indagare perchè vuole andare a fondo in questa vicenda. Lo deve a quel figlio che forse avrebbe meritato un padre diverso…

IO TI CERCHERO’ ANTICIPAZIONI: LA TRAMA DELLA SECONDA PUNTATA

La trama del terzo Episodio dal titolo “Solo”-Mentre il pc di Ettore viene fatto analizzare dalla Polizia Postale, Sara identifica la coppia di punkabbestia. Valerio li rintraccia in una comunità di recupero, dove la ragazza racconta che Ettore non si è lanciato nel fiume, ma è stato gettato in acqua da due uomini; oltretutto di sabato e non di venerdì, al contrario di quanto dichiarato nel verbale. La giovane però non ha intenzione di identificare i colpevoli e quando Valerio insiste l’altro punkabbestia lo colpisce facendogli perdere i sensi. Quando riprende conoscenza i due si sono dileguati, ma un’altra brutta notizia lo attende: il pc è sparito e qualcuno ha pubblicato il diario in cui Ettore accusa apertamente suo padre di averlo abbandonato. Valerio sospetta che il diario sia falso e faccia parte del depistaggio. Gianni accorre in suo aiuto.

Le anticipazioni dell’eEpisodio 4 dal titolo “Acqua”- La scarpa che Valerio ha rinvenuto in riva al Tevere in realtà presenta tracce di un altro luogo. Come gli spiega l’ex-collega della scientifica, Alessandro, Ettore potrebbe essersi trovato in una delle cave di travertino di Tivoli. Valerio chiede ad Arturo, agente in pensione dell’unità cinofila, di accompagnarlo insieme al segugio Gandalf. In uno specchio d’acqua nella cava trova una maglietta appartenuta a Ettore e, sopraffatto dall’emozione e dalla fatica, ha un infarto. Contro il parere di tutti, Valerio continua le indagini: grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza, scopre dei movimenti sospetti di un furgone intorno al luogo del ritrovamento del corpo, avvenuti
proprio la notte della morte di Ettore. Il mezzo è riconducibile alla PGS, una società di sicurezza privata. Apprende, inoltre, che il verbale dell’autopsia sul corpo di Ettore è falso e da un nuovo esame medico risulta che la causa del decesso non è l’annegamento, bensì le percosse subite. Tramite il magistrato Lentini, Valerio riesce a riaprire il caso.

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