Fiction e Serie TV

La storia di Tina Anselmi su Rai 1 per celebrare il 25 aprile

Stasera su Rai 1 va in onda Tina Anselmi: ecco la trama del film tv

tina anselmi

Un film tv per raccontare la storia di una grande italiana, il 25 aprile 2023, giorno della festa della Liberazione. E’ la storia di Tina Anselmi, che sarà raccontata nel film in onda oggi in prima serata. La storia di Tina Anselmi è la storia di colei che ha aperto la strada all’emancipazione femminile (peraltro non ancora totalmente raggiunta) durante tutto l’arco del Novecento. Tina è stata un personaggio fantastico, romanzesco, a cui tutti dovremmo poter assomigliare, uomini e donne. Per tutta la vita ha lottato contro i soprusi, le ingiustizie, gli sprechi e la mancanza di tutele che considerava come insulti insopportabili. Adolescente ha scelto di entrare nella Resistenza da protagonista, facendo parte del gruppo che ha trattato coi tedeschi la loro ritirata senza ritorsioni. È lei che ha guidato, seduta in cima a un carrarmato perché non si perdessero, l’arrivo delle forze di liberazione fino a Castelfranco, suo paese natale.

Ma vediamo qualcosa in più su quello che sarà raccontato nel film in onda questa sera su Rai 1, con le anticipazioni.

Tina Anselmi su Rai 1: la trama

La storia si apre mentre la Seconda guerra mondiale è in corso e mostra tutta la propria ferocia. Studentessa adolescente, Tina Anselmi capisce che per cambiare il mondo non si può restare a guardare, bisogna agire. Significa entrare nella Resistenza e rischiare la vita, la prigionia, la tortura. Non sta a pensarci e, con l’incoscienza dei sedici anni, diventa staffetta partigiana e pedala senza sosta tra Castelfranco e Treviso, portando documenti e informazioni. Tra i partigiani conosce anche un ragazzo che le fa battere il cuore: si chiama Nino e studia medicina. Insieme sognano un’Italia diversa, libera e in pace. Arriva la primavera del 1945, la guerra finisce. Tina è felice, ma anche consapevole che la ragazza che ha rischiato la vita per la democrazia non è più la stessa di qualche mese prima. Che senso ha la libertà, se c’è ancora l’ingiustizia? E l’ingiustizia più grande che vede è quella che colpisce le giovanissime operaie delle filande. Le più povere tra le povere. Un lavoro precario, poco pagato, che si porta via la loro giovinezza e la salute. Tina comincia la sua nuova avventura nel sindacato. Accanto ha spesso una nuova amica, Francesca Meneghin, di Vittorio Veneto, con cui condivide ideali e battaglie. La condizione della donna comincia a diventare un pensiero pressante. Non c’è in Italia, tra uomini e donne, parità di salario. Esiste ancora la facoltà di licenziare per matrimonio. E nemmeno a scuola le ragazze hanno le stesse opportunità dei maschi. Nasce in lei l’idea di quella che sarà la Commissione per le Pari Opportunità. La passione di Tina per la vita si scontra con la morte di Nino per tubercolosi. È un dolore enorme che sembra schiacciarla ma, anche grazie all’aiuto di Francesca, riprende a lottare con forza e determinazione. Il legame tra Tina e il Veneto resta fortissimo, ma Roma e la Democrazia Cristiana sono sempre più presenti nella sua vita. C’è un deputato, Aldo Moro, che più degli altri sembra credere in lei. Tina nel 1976 diventa Ministra del Lavoro; è la prima volta che una donna in Italia ricopre questo ruolo. Grazie a lei, le differenze salariali tra uomini e donne vengono abolite. Due anni dopo è Ministra della Salute, sul suo tavolo ci sono leggi e riforme importanti: la legge sull’aborto, la riforma Basaglia, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Ma il giorno in cui dovrebbe nascere il nuovo Governo, il sequestro di Aldo Moro stravolge l’Italia e qualsiasi agenda politica. Tina non si ferma, va avanti nel suo lavoro e sceglie, in sintonia con il suo partito, la linea della fermezza. Le certezze che avevano animato la sua vita oscillano. C’è qualcosa nella democrazia, che ha perseguito con tenacia e sognato fin da quando era ragazzina, che improvvisamente le sfugge. Qualche anno dopo, nel 1981, è Presidente della Commissione di indagine sulla loggia massonica P2. Di nuovo unica donna in un mondo di uomini. Audizione dopo audizione, Tina scopre gli interessi di un gruppo di potere che ha cercato di governare il Paese in modo occulto, senza passare dalle elezioni o dal confronto democratico. E capisce che il mondo in cui aveva creduto di vivere e combattere le sue battaglie a viso aperto è molto diverso da come lo aveva immaginato. Potrebbe arrendersi, ma ancora una volta non lo fa. Nonostante le pressioni e le minacce, porta a termine una relazione lucida e dettagliata sull’azione delle logge deviate in Italia e riesce a farla approvare con una larghissima maggioranza.

Regia di Luciano Manuzzi
Soggetto: Anna Vinci
Sceneggiatura: Monica Zapelli
Marta Storti e Ilaria Storti
Tratto dalle opere “La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi” di Anna Vinci e “Storia di una passione politica” di Tina Anselmi e Anna Vinci

Tina Anselmi: il cast

SARAH FELBERBAUM
ALESSANDRO TIBERI
BENEDETTA CIMATTI
SARA D’AMARIO
PIERO CARDANO
GAETANO ARONICA
PAOLA BURATTO
MICHELE DE PAOLA
VALENTINA GHELFI
STEFANIA BOGO
FILIPPO VELARDI
e con ANTONIO PIOVANELLI
con l’amichevole partecipazione di ENRICO MUTTI
e con la partecipazione di ANDREA PENNACCHII

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