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Tornano le letterine di Luciana Littizzetto a CTCF: “Caro Nove, sarò la tua p*rla”

Questa volta Luciana Littizzetto cambia destinatario: le sue lettere a Che tempo che fa sono indirizzate al Nove

lettera luciana littizzetto al nove

E’ iniziata il 15 ottobre 2023 la nuova avventura di Fabio Fazio a di Tutta la squadra di Che tempo che fa sul Nove. La prima puntata è andata e ovviamente, non poteva mancare la letterina scritta da Luciana Littizzetto per l’occasione. Per il momento toni ancora abbastanza leggeri, siamo solo all’esordio ma la comica avverte: non cambierà nulla rispetto al passato. Solo che parlerà dalla scrivania del Nove e non da Rai 3 ma i toni saranno i medesimi.

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Che tempo che fa, adesso Luciana Littizzetto scrive al Nove

Se per tutti questi anni la Littizzetto aveva inviato le sue missive alla Rai, adesso cambia destinatario. Si scrive infatti al Nove. Nella prima puntata, queste parole:

Caro Nove, eccoci qui come Ambra a dire ‘Non è la Rai’. Io te lo dico, preparati, voglio togliermi tutti i sassolino che ho nelle scarpe, che dopo decenni sono diventati grossi come nuraghi. E sappi che dirò tante parolacce, tutte quelle che non potrò dire in tanti anni. Sappi che parlerò di Meloni e dell’opposizione che la combatte ogni giorno, ma oltre che di Salvini parlerò anche della Schlein e del suo fantastico modo di esprimersi che certamente avvicinerà al partito democratico i ceti più semplici e proletari. Parlerò di Crosetto e di Pichetto, di Sangiuliano e dei libri che non ha letto. Parlerò di Piantedosi che ama i migranti ma a piccole dosi, e anche di Giorgetti che toglie le tasse ai grandi e le lascia ai piccoletti.

E ancora:

Parlerò del salario minimo, che sarebbe il minimo per vivere dignitosamente, e invece non serve a niente secondo il CNEL. Poi parlerò del CNEL perché la sua esistenza è uno dei grandi misteri di questo pianeta insieme all’Area 51, Loch Ness e la veggente di Trevignano.

La Littizzetto sempre attenta a quello che accade nel mondo, continuerà a parlare di attualità e anche di guerra:

Io parlerò di cose che fanno ridere, perché è il mio mestiere. Ma parlerò anche di cose che fanno male, perché è il mio mestiere anche quello. Parlerò di femminicidi, perché dall’inizio dell’anno sono già state uccise 90 donne di cui 75 in famiglia e possiamo cambiare rete ma non smettere di denunciare questo orrore. E parlerò di guerra. Di tutte le guerre. Ne parlerò come so e come posso, perché non sono un’esperta.

E la simpatica chiosa:

Mio caro Nove, sarò sempre la parentesi ironica della settimana. L’angolo della balenga. L’attimo di respiro dopo sette giorni in apnea. E tu, Nove, accoglimi, fatti capanna. Fatti guscio, cofanetto, scrigno e portagioie. Sii la mia ostrica, e io sarò la tua pirla…

Appuntamento dunque, per chi vorrà, a domenica prossima sempre sul Nove.

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