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Paola Barale dopo la confessione sull’aborto c’è una cosa che le ha fatto molto male

E' a Verissimo che Paola Barale aveva raccontato dell'aborto, oggi confessa che c'è una cosa che l'ha fatta stare malissimo

Paola Barale verissimo

Paola Barale è tornata a Verissimo e non può dimenticare che la volta precedente ha raccontato dell’aborto, di non avere voluto un figlio, non era il momento giusto, non era il compagno giusto. Ma da quell’intervista, da quella confessione sono arrivati attacchi durissimi, soprattutto l’attacco di una donna che le ha scritto che uccide i bambini. 

Paola Barale non ha nemmeno bisogno di dire che ama i bambini, che sono la vera meraviglia, che uniscono due persone più di tutto ma c’è chi l’ha colpita in modo così cattivo da farle male. E’ dai social che arriva tutto il male possibile e non era questo che dovevano diventare i social, non era questo che aveva immaginato.

Paola Barale a Verissimo

Paola Barale a Verissimo

E’ l’attacco che è arrivato da una donna che le ha fatto più male, non tanto quello che quella persona ha scritto sui social contro di lei. Paola Barale pensa che tra donne ci sia la cattiveria peggiore. 

La cosa che mi ha fatto più male non è tanto quello che ha scritto perché ha scritto una stupidaggine, ha scritto che io uccido i bambini… Io credo che chi vede il marcio nelle vite degli altri è perché il marcio ce l’ha dentro. Insomma, quindi io non mi sento una che uccide i bambini, assolutamente anzi li amo alla follia e come ho già ho detto 1000 volte credo che i bambini ci permettono di rimanere giovani e di vedere la vita con un certo entusiasmo. Però la cosa che mi ha più ferito in questa affermazione è che è arrivata da una donna

E’ serena Paola Barale, altrimenti non avrebbe mai raccontato dell’aborto nel suo libro, in televisione ma ha paura dei social.

Il rapporto difficile di Paola Barale con i social 

>>> Paola Barale toglie i sassolini dalle scarpe

Ha imparato a non badare più di tanto a ciò che legge sui social contro di lei ma non è sempre semplice.

Insomma, in questo periodo in cui viviamo con i social o ti ci fai l’abitudine oppure vivi malissimo e ci ho messo un po’ di tempo però ho capito che purtroppo viviamo in una società in cui sono tutti molto arrabbiati e hanno a disposizione un mezzo come i social che invece di essere utilizzato bene viene sfruttato malissimo ed è veramente un peccato. Perché per quello che avevo capito io, per come considero io i social dovevano essere, dovrebbero essere un mezzo di inclusione che ti portano a socializzare, lo dice la parola stessa e invece non ci rendiamo conto che siamo un po’ vittime tutti di questo nuovo mezzo, di questi nuovi mezzi di comunicazione perché stanno creando una società molto arrabbiata, molto aggressiva, molto invidiosa. Tutti si nascondono dietro una tastiera, dietro falsi profili

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