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Festa della mamma: scegli un regalo solidale

Cosa regalare per la festa della mamma? Scegli un regalo solidale, ecco l'idea giusta per sorprendere la mamma e fare del bene a un bambino che ha bisogno


La festa della mamma si avvicina, mancano pochi giorni al 12 maggio 2013 data in cui quest’anno ricorre il giorno per festeggiare. Siete ancora in tempo per un pensierino che farà felice la vostra mamma ma che potrà anche aiutare dei bambini. Cosa ne dite di un regalo solidale? Abbiamo accolto l’invito del Cesvi e abbiamo deciso di pubblicizzare i loro prodotti in vendita per la festa della mamma.

Una lattina con all’interno tanti piccoli semi di basilico da far germogliare nelle proprie case. Questo il regalo solidale che Cesvi propone in occasione della Festa della Mamma, domenica 12 maggio. Un regalo piccolo ma prezioso che permetterà a migliaia di mamme di sfamare i propri bambini. L’acquisto della lattina a soli 10 euro (sul sito di acquisti solidali del Cesvi http://madein.cesvi.org/ oppure chiamando il numero 800 036 036) contribuirà a finanziare i progetti di sicurezza alimentare del Cesvi nel Sud del mondo.

Le stime più recenti indicano che oltre 870 milioni di persone ancora oggi soffrono la fame nel mondo, con un incremento di quasi 100 milioni negli ultimi anni. Nei Paesi più poveri la scarsità di cibo è spesso accompagnata da un’inadeguata qualità dello stesso e i bambini risultano essere le prime vittime.

Secondo il report dell’Unicef solo nel 2011 200 milioni di bambini tra 0 e 5 anni hanno sofferto di malnutrizione, mentre 2.3 milioni di bambini sono morti a causa di una nutrizione inadeguata.

“Nella lotta alla fame – afferma Giangi Milesi, presidente Cesvi – le donne ricoprono un ruolo importantissimo in quanto educatrici e lavoratrici ma, soprattutto, motore della famiglia e dell’economia domestica”.

“Uno dei problemi principali per la maggior parte delle popolazioni è l’accesso fisico, sociale ed economico al cibo– continua Milesi -Per questo motivo, l’obiettivo principale del Cesvi non è tanto quello di fornire cibo, ma quello di intervenire sulle cause della fame, aiutando le popolazioni a migliorare le proprie tecniche di coltivazione e a trasformare l’agricoltura di sussistenza in un’agricoltura orientata al mercato”.

 

 



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