Salute

Curare e prevenire il mal di schiena: i consigli utili

Il mal di schiena è oggi uno dei disturbi più diffusi a prescindere da sesso e età: ecco come tenerlo sotto controllo

Sei italiani su dieci soffrono di mal di schiena, responsabile di quasi la metà dei casi di assenza sul lavoro. Un fastidio che non fa sconti a nessuno. Recenti studi di settore hanno evidenziato che l’80% degli italiani ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Scenario che non rassicura per niente.

Nel dettaglio, i lavoratori italiani che fanno regolarmente i conti con disturbi quali lombalgia, cervicale ed ernia sono il 62%. I giorni di malattia in un anno in media sono 3,3.

Sì, perché il mal di schiena attacca in modo silenzioso e diretto, senza permettere a chi viene colpito di poter reagire, se non una volta che è costretto a fare i conti con il dolore che nella maggioranza dei casi è forte e invalidante, tanto da rendere la vita difficile così come le azioni quotidiane.

Secondo la Società italiana di ortopedia e traumatologia si tratta di uno dei disturbi più diffusi indipendentemente dall’età e dal sesso.

Nonostante questo, sempre più persone sottovalutano l’importanza di un’educazione alle posture corrette. Elemento che porterebbe alla riduzione del disturbo, almeno prima che questo compaia.

Negli ultimi dieci anni il numero di persone che soffre di mal di schiena si è decuplicata a livello mondiale, tanto che sembra soffrirne il 54% della popolazione. Donne e uomini, senza distinzione.

Come si previene

Considerato che il mal di schiena può avere diverse cause, è necessario sapere che assumere la giusta postura è di fondamentale importanza.

Tra le categorie a rischio c’è chi lavora per molte ore in piedi, ma anche chi sta regolarmente seduto di fronte a un pc o a una scrivania. Si sa, il lavoro sedentario non è un piacevole alleato.

Sono proprio le professioni che richiedono numerose ore seduti a necessitare di una sedia ergonomica che sia in grado di rispondere alle esigenze delle colonna permettendo di eliminare o, almeno, ridurre il dolore causato dalla lombalgia.

Oltre a un’educazione sulla giusta postura è utile dedicarsi allo sport come ginnastica posturale, nuoto, camminata veloce, cyclette. Tra le attività vietate ci sono la corsa, il tennis e il golf.

Quando il dolore ormai è comparso per la prima volta, la prevenzione consiste nell’affidarsi a specialisti come ortopedico, osteopata e altre figure di riferimento che sapranno capire nel dettaglio il disturbo e agire di conseguenza.

Importante non sottovalutare i sintomi di questo problema che come sottolinea la Società italiana di ortopedia e traumatologia è uno dei più diffusi.

Cause e tipo di dolore

Il mal di schiena com’è noto, non ha un’unica causa e forse per questo non è di così facile gestione. Solitamente si tratta di cause ossee (tra le quali si ricordano l’artrosi e l’ernia al disco) o di cause muscolari. Per capire bene quale sia la causa che ci interessa, è sempre consigliato rivolgersi a uno specialista e non curarsi con tecniche fai da te. Ogni dolore richiede una soluzione pensata su misura, anche se ci sono alcune regole utili in tutti i casi, un esempio è rappresentato dagli esercizi per combattere il mal di schiena.    

Esattamente come per le cause, anche il dolore non è di un solo tipo.

Secondo l’American College of Physicians sugli Annal of Internal Medicin se ne identificano almeno 3 diversi:

dolore acuto. Dura da meno di 4 settimane e di solito si risolve da solo

dolore cronico. Dura da oltre 3 mesi e richiede interventi posturali come attività di yoga e rilassamento muscolare

dolore subacuto. Dura dalle 4 alle 12 settimane. Si tratta di una via di mezzo tra il dolore acuto e quello cronico

Per agire in tempo prima della comparsa del vero e proprio disturbo è necessario fare attenzione a quelli che sono definiti i campanelli di allarme tra i quali sicuramente si possono annoverare il dolore alla parte lombare della schiena mentre ci alziamo o sediamo, il dolore alla nuca accompagnato da vertigini mentre si guarda in alto e fitte tra le scapole e nella parte lombare quando si starnutisce o tossisce.   

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