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Film più belli video, le emozioni de La vita è bella

  La vita è bella è il film di Roberto Benigni che non smetterà mai di emozionarci, un capolavoro della cinematografia italiana che ha inserito tra i film più belli la storia di un uomo semplice e straordinario. La stessa storia che anche se inventata abbraccia idealmente tutti gli ebrei, vittime dirette e indirette dell’Olocausto. Le […]


 

La vita è bella è il film di Roberto Benigni che non smetterà mai di emozionarci, un capolavoro della cinematografia italiana che ha inserito tra i film più belli la storia di un uomo semplice e straordinario. La stessa storia che anche se inventata abbraccia idealmente tutti gli ebrei, vittime dirette e indirette dell’Olocausto. Le scene più belle del film, datato 1997, sono numerose. Di seguito alcuni video da Youtube e frasi celebri segnano alcuni punti importanti del film.

Buongiorno principessa!” è tra le frasi più celebri del film, il saluto di Guido alla sua Dora, l’entusiasmo e la gioia nel ritrovarla ogni giorno nella sua vita. Sono le parole che faranno capire alla dolce maestra di essersi innamorata del simpatico cameriere. La stessa frase diventerà il saluto biricchino e affettuoso del piccolo Giosuè alla sua mamma.

 

Giunti al campo di concentramento Guido prosegue nel suo intento di far credere al suo bambino che tutto ciò che lo  circonda è parte di un gioco che farà vincere al primo classificato un carro armato vero. Nelle immagini la finta traduzione di Benigni.

Struggente la scena in cui Guido nasconde suo figlio in una piccola cabina. E’ la notte in cui i tedeschi abbandonano il lager ma prima fucilano tutti gli ebrei che trovano. Nella speranza di salvare anche la moglie, Guido non riesce a sfuggire alla morte. Il mattino dopo Giosuè esce dal suo nascondiglio e vede arrivare il suo premio. Ha vinto, il suo papà aveva ragione, è riuscito a raggiungere i mille punti necessari. Il soldato americano lo fa salire sul carro armato e dopo poco incontrano Dora, anche la sua mamma ha vinto. “Questa è la mia storia , questo è il sacrificio che mio padre ha fatto per me, questo è stato il suo regalo per me” conclude in sottofondo la voce di Giosuè ormai adulto, mentre da piccolo con le braccia al collo della mamma, che ancora indossa l’orribile divisa a strisce urla: “Abbiamo vinto! mille punti da schiantarsi dal ridere. Primi, si ritorna a casa col carro armato
Abbiamo vinto!”.

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