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Como, Jovanotti in tribunale: è delirio tra le impiegate

Jovanotti in tribunale fa impazzire le impiegate. Le fan si affacciano dalla finestra dell'edificio, gli scattano foto e lo riprendono con gli smartphone


“Non ho così tanta attenzione nemmeno al festival di Sanremo. Sono le parole di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, convocato come testimone presso il tribunale di Como. La presenza di Jovanotti nell’edificio ha fatto scattare la curiosità delle impieghate e le ha fatta impazzite. “Ciao Lorenzo, resta qui“, hanno urlato un gruppo di ragazze dalla finestra mentre scattano foto o riprendevano Jovanotti con i loro smarphone. Jovanotti è stato convocato per testimonatare nel corso del processo che ha visto coinvolto il suo batterista, Gareth Brown.L’episodio, in particolare, risale al 1008 quando nel corso di un concerto presso lo stadio Sinigaglia di Como, il batterista di Jovanotti aveva lanciato una bacchetta in direzione della folla. Un gesto che avrebbe suscitato qualche polemica. Tra l’altro la bacchetta avrebbe colpito nell’occhio una fan. Jovanotti giunge in tribunale scusando il suo ritardo dovuto a un rientro dagli Stati Uniti a adesso dovrà pagare una multa di 500 euro. Jovanotti esce dal tribunale circondato da fotografi e giornalisti. “Non sono l’imputato, è la mia prima volta da testimone non di nozze”, afferma scherzando Lorenzo. Nel frattempo, un gruppo di impigate impazzite non appena hanno visto il cantante aggirarsi per i corridoi del tribunale, hanno iniziato a chiamarlo e a salutarlo. Jovanotti a risposto al loro invito a restare “Devo andare a Bologna!”. Durante la sua permanenza in tribunale, Jovanotti ha concesso qualche dichiarazione ai giornalisti e qualche autografo. Già durante la prima udienza Jovanotti non si era presentato in tribunale, nonostante fosse stato convocato e proprio per questo ha dovuto pagare una multa di 500 euro ed è stato obbligato a presentarsi all’udienza successiva, quella di oggi, per testimoniare. Purtroppo gli impegni lo hanno ostacolato. Del resto, non capita mica tutti i giorni di trovarsi Lorenzo Cherubini di fronte, e soprattutto durante le ore di lavoro.



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