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Lo Hobbit: la desolazione di Smaug, la nostra recensione

Secondo capitolo della saga cinematografica tratta dal romanzo "Lo Hobbit" di J.R.R. Tolkien: ecco cosa ne pensiamo di Lo Hobbit: la desolazione di Smaug


Lo Hobbit torna al cinema dopo averci lasciato, con il fiato sospeso, per un anno intero. “Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug” è il secondo capitolo della trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien.Ne “La desolazione di Smaug” ritroviamo il simpatico Bilbo Baggins alle prese con un viaggio fantastico in compagnia dei tredici Nani, del Mago Gandalf e di Thorin Scudodiquercia. La “missione” della compagnia di Bilbo Baggins è difficile e di ardua realizzazione: giungere alla montagna solitaria, rientrare in possesso dell’archegemma custodita dal terribile Drago Smaug. L’archegemma ha un potere straordinario: è l’unico strumento appartenente alla razza nanica che, se utilizzato, è in grado di unificare tutte le razze (nani, hobbit, elfi) sotto un solo Re.
Il viaggio di Bilbo Baggins e della sua Compagnia inizia subito, fin dai primi fotogrammi del film. E”Lo Hobbit – la Desolazione di Smaug” conquista il pubblico grazie all’ottimo mix di azione, buoni sentimenti, avventura, fantasia. E’ un viaggio meraviglioso che cattura lo spettatore, che non annoia mai. Perchè il secondo capitolo de “Lo Hobbit” è sicuramente molto più vario, movimentato del primo: non annoia mai lo spettatore, sa come tener viva l’attenzione e la tensione del pubblico grazie alla varietà dei personaggi in cui Bilbo Baggins e la sua compagnia si imbattono durante il viaggio.
Ragni giganti, Beorn il cambia pelle, gli Elfi della Foresta capeggiati da Legolas (Orlando Bloom, già visto nella trilogia de Il Signore degli anelli), la dolce Tauriel (Evangeline Lilly, già vista nel telefilm “Lost”) e, dulcis in fundo, il terribile Drago Smaug bramoso di ricchezza. E’ qui, nell’incontro tra il Drago e Bilbo Baggins che “Lo Hobbit – la desolazione di Smaug” raggiunge il suo apice: il colloquio serratissimo tra i due personaggi, gli effetti speciali spettacolari, l’ironia e l’umanizzazione del drago catturano l’attenzione dello spettatore e non lo lasciano. Incontro, questo, paragonabile come intensità a quello tra Bilbo Baggins e Gollum avvenuto nel primo film de “Lo Hobbit”.

Come finisce il viaggio? I nostri riescono a recuperare l’archegemma, a sconfiggere il Drago di Smaug e a riportare alla luce il mondo perduto dei Nani? Ovviamente non vi sveliamo nulla. E ricordate che Lo Hobbit è un viaggio meraviglioso ed inaspettato che non finisce certo ora…



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