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Clementino vittima di estorsione: agli arresti domiciliari tre persone nel napoletano

Arrestate tre persone accusate di estorsione ai danni del rapper Clementino, minacce di sequestro ai familiari, sono ai domiciliari nelle zone di Palma Campania


Il rapper Clementino vittima di estorsione, il cantante oramai divenuto famoso nel suo genere ma anche per tutte le collaborazioni artistiche in cui lo vedono impegnato, ha subito minacce da parte di alcune persone. Clementino sarebbe stato minacciato insieme alla sua famiglia, e anche al suo staff collaborativo, ad avviare una collaborazione artistica con un cantante nel napoletano. Si tratterebbe di un cantante napoletano neomelodico, di venti anni, di nome Enzo Di Palma. Sono stati arrestati oltre al cantante neomelodico anche il padre e il fratello. L’auto di Clementino è stata incendiata completamente e il rapper ha dichiarato: “Non sto zitto piuttosto mi faccio ammazzare”.

Clementino ha denunciato tutto anche sui social Network e scrive sul suo profilo personale pubblico: “Forse una ritorsione per una mancata collaborazione musicale”. Enzo di Palma avrebbe voluto a tutti costi iniziare un’intensa collaborazione con il rapper originario di Avellino, ma Clementino non avrebbe voluto, rifiutando più volte la richiesta del cantante neomelodico. Più volte in questi mesi ci sono state minacce anche allo staff e alla famiglia del rapper. E il tutto sembrerebbe portare proprio sulla pista dell’estorsione da parte di Enzo di Palma. Gli arresti effettuati dalla polizia della squadra mobile di Napoli sono stati effettuati, e il cantante neomelodico con il padre e il fratello originari di Palma Campania sarebbero già agli arresti domiciliari. Enzo di Palma non è il vero nome del cantante neomelodico, accusato di estorsione, ai danni di Clementino. Il vero nome è Vincenzo Carbone. Enzo di Palma è il nome d’arte. I tre familiari arrestati avevano minacciato anche il rapper avellinese di sequestro, probabilmente indirizzato alla famiglia. Intanto ci saranno sicuro ulteriori indagini, e probabilmente altri complici, intanto onore a Clementino di aver denunciato l’accaduto e di non essere rimasto in silenzio sfidando la paura e le minacce; un esempio per molti.



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