La lettera di Benjamin Mascolo alla depressione: “Ci rivedremo sicuro ma non oggi”
Benjamin Mascolo la lettera alla depressione è la pura consapevolezza che i momenti difficili torneranno di nuovo ma non adesso, questo è il momento di combattere
Benjamin Mascolo ha combattuto contro la depressione, ha confessato il suo periodo più oscuro, poi è arrivata la rinascita. E’ in una lunga lettera sui social che il cantante si rivolge a quel brutto male che uccide dentro, perché chiude tutto a chiave e non fa vivere. Benjamin Mascolo con Greta Cuoghi, sua moglie, ha ritrovato se stesso, la vita, la voglia di stare bene. Presto saranno genitori, un momento così importante che dà consapevolezza e desiderio di futuro.
Benjamin Mascolo sa bene che la depressione si affaccerà ancora, che non è finita ma né domani né dopo è il suo momento. Sono parole importanti quelle del cantante ma lo sono anche per chi vive il suo stesso momento. Leggi anche Benjamin Mascolo finalmente la diagnosi: “Autismo ad alto funzionamento. Non solo più solo”
Benjamin Mascolo la lettera alla depressione
“Ti ho sentita sbattere la porta uscendo, hai lasciato in disordine e te ne sei andata senza salutare. Come una str*nza qualsiasi. Davvero, dopo tutti questi anni insieme?
Per molti sei una roba vaga. Una nuvola nera, un concetto astratto, l’ossessione degli eterni insoddisfatti. Per me no. Tu esisti. Sei vera. Hai odore, peso, voce.
A volte sei stata persino simpatica. Ma solo per mezz’ora, quando mi evitavi di andare a quelle feste noiose”.
Le frasi di Benjamin Mascolo non le comprenderanno tutti ma lui sa di cosa parla. Ha già raccontato della turbolenta fine con Bella Thorne, delle dipendenze, dello stop dalla sua musica.
“Hai una brutta reputazione, ma la verità è che fai solo il tuo lavoro: chiudere tutto a chiave, spegnere le luci, e aspettare che passi la guerra – dice alla depressione – Ora però mi è tornata la voglia di combattere. Anche a costo di prendermi un’altra rotta di botte e spaccarmi i denti”.
Vivere, non c’è niente di più importante: “Non ho sette vite come i gatti, ma un paio di palle belle grosse, quelle si. Quindi rilassati. Fatti un viaggetto, e vai dove non c’è nessuno. Fatti una bella nuotata tra gli iceberg, se ti serve. Ma lascia stare i pinguini.
E non chiamarmi per un po’. Dai, è ora di salutarsi – conclude – Ci rivedremo, sicuro. Ma non oggi. E nemmeno domani. Ciao depre”.
Tanti i messaggi per lui, di chi gli ripete che è speciale, di chi si schiera dalla sua parte, non lo giudica ma lo sostiene.
“Grazie per avermi aiutato a crescere: da ragazzo a uomo, e ora da uomo a padre.
È il sogno più grande che potessi avere. E non vorrei realizzarlo con nessun altro.
Solo con te” le parole di Benjamin a sua moglie.