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Catanzaro, bimbo aggredito da coetanei è in gravi condizioni

La violenza tra adulti non ha giustificazioni, tra bambini è totalmente incomprensibile. A Catanzaro un bimbo di sette anni è stato aggredito e picchiato da alcuni coetanei, in particolare due bambini di origine rom. Il piccolo è stato aggredito con calci e pugni all’interno di una scuola elementare, durante l’intervallo tra una lezione e l’altra. All’uscita da […]


La violenza tra adulti non ha giustificazioni, tra bambini è totalmente incomprensibile. A Catanzaro un bimbo di sette anni è stato aggredito e picchiato da alcuni coetanei, in particolare due bambini di origine rom. Il piccolo è stato aggredito con calci e pugni all’interno di una scuola elementare, durante l’intervallo tra una lezione e l’altra.

All’uscita da scuola il bimbo ha fatto ritorno a casa con il nonno, evidentemente senza avvisare i genitori di quanto accaduto, la mattina è ritornato a scuola ma nel pomeriggio ha iniziato ad avvertire dei dolori così forti da rendere necessaria una corsa all’ospedale, dove subito dopo è stato sottoposto  ad un delicato intervento chirurgico.

Al piccolo era stata riscontrata una emorragia interna, l’intervento ha scongiurato il pericolo di vita ma le condizioni sono ovviamente gravi.

La lite tra i bambini è avvenuta lo scorso venerdì ma le indagini attualmente in corso per ovvi motivi non sono iniziate subito. Adesso la squadra mobile sta cercando di capire cosa sia realmente accaduto, l’assurdo perché della violenza e soprattutto se c’è una stretta relazione tra l’aggressione e l’emorragia subita dal piccolo.

E’ fondamentale scoprire se qualche adulto fosse a conoscenza del brutto episodio e abbia eventualmente nascosto tutto e se la lesione sia stata trattata in modo tempestivo.

E’ stata avvertita la procura dei  minori, ma è facilmente intuibile, considerando l’età degli aggressori, che questi non potranno di certo essere imputabili ma è necessario identificarli.

In ospedale accanto al piccolo c’è tutta la sua famiglia, la mamma, il papà, il fratellino più grande e la sorellina di un anno.

S.L.



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