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Francesco Campana arrestato, Sacra corona unita perde il suo capo

Arrestato a Oria, Francesco Campana, considerato dagli inquirenti il nuovo capo della Sacra Corona Unita, l’associazione mafiosa che ha sede nel territorio pugliese. Francesco Campana, 38 anni, aveva preso il posto di Giuseppe Rogoli e Salvatore Buccarella, i capi storici dell’organizzazione da cui aveva ricevuto il compito di dirigere l’organizzazione e per questo non si […]


Arrestato a Oria, Francesco Campana, considerato dagli inquirenti il nuovo capo della Sacra Corona Unita, l’associazione mafiosa che ha sede nel territorio pugliese. Francesco Campana, 38 anni, aveva preso il posto di Giuseppe Rogoli e Salvatore Buccarella, i capi storici dell’organizzazione da cui aveva ricevuto il compito di dirigere l’organizzazione e per questo non si era mai allontanato dalla puglia, rimanendo nascosto nel territorio con l’aiuto dei numerosi appartenenti alla Sacra Corona Unita. L’uomo, che era ricercato da due anni perché condannato dal tribunale a nove anni di reclusione per associazione mafiosa, non si è mai spostato dal territorio salentino, come i migliori capi delle organizzazioni mafiose.

Viveva nel territorio spostandosi spesso e con discrezione, ma apparendo agli occhi della polizia come “una primula rossa”, visto che le indagini per poterlo arrestare sono cominciate due anni fa, seguendo i continui spostamenti dell’uomo. Polizia e carabinieri spesso sono arrivati molto vicino alla sua cattura, anche se alla fine, Campana riusciva a scappare per poco. Questa mattina, invece, gli uomini della polizia sono riusciti a prenderlo mentre dormiva in un appartamento di Oria, dove aveva deciso di trascorrere la notte.

Con l’arresto di Campana la polizia ha dato un duro colpo all’organizzazione mafiosa pugliese, ma sicuramente è ben lontana da debellarla, come per le sue omonime associazioni malavitose. Catturato un capo, ne viene eletto subito un altro, che prende il suo posto per continuare l’inesorabile l’opera del suo predecessore. Una continua rigenerazione che permette a queste associazioni di non morire mai, ma di sopravvivere ai continui arresti, sequestri e indagini, che le forze dell’ordine effettuano con perizia.

Teresa Corrado



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