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Sarah Scazzi ultime notizie, Cosima Misseri: “mi arrestino pure”

Dopo la decisione della Cassazione secondo cui Sabrina Misseri deve rimanere in carcere si sono riaccesi i riflettori su Avetrana, il paesino del sud Salento dove viveva la piccola Sarah Scazzi,  Sarah era una ragazzina di 15 anni che, com’è noto, è scomparsa lo scorso 26 agosto, mentre si stava recando a casa della cugina, […]


Dopo la decisione della Cassazione secondo cui Sabrina Misseri deve rimanere in carcere si sono riaccesi i riflettori su Avetrana, il paesino del sud Salento dove viveva la piccola Sarah Scazzi,  Sarah era una ragazzina di 15 anni che, com’è noto, è scomparsa lo scorso 26 agosto, mentre si stava recando a casa della cugina, Sabrina Misseri ed è stata ritrovata morta 40 giorni dopo, in un pozzo in campagna, grazie alla confessione dello zio Michele, padre di Sabrina. Ma ad Avetrana le cose non sono così semplici: Michele Misseri da quella sera di ottobre in cui ha fatto ritrovare il corpo della ragazzina, ha cambiato ben 7 versioni. Ha anche trascinato dento sua figlia Sabrina, per poi dire che non era vero. Adesso, nei prossimi giorni, il contadino di Avetrana sarà interrogato dai legali della figlia Sabrina. Vediamo insieme quali sono le ultime notizie sul caso di Sarah Scazzi. I legali di Sabrina contano di ottenere da lui dichiarazioni in grado di scagionare la figlia.

Nel frattempo l’avvocato di Sabrina ha incontrato in carcere la sua assistita: ha raccontato che quando è entrato nella sala colloqui l’ha trovata che stava piangendo a dirotto, perché aveva sentito la notizia in tv, notizia data frettolosamente e senza spiegare cosa invece aveva dichiarato la Cassazione. L’avvocato racconta infatti che quando gli è stato spiegato questo si è rincuorata.

Da casa, parla la mamma di Sabrina, Cosima Misseri, che era la prima a sperare nella scarcerazione della figlia. Ancora una volta interrompe il suo silenzio parlando al tg com. Dichiara che sarebbe stato bello riavere la sua Sabrina con lei, che lei tra l’altro reputa innocente, ma aggiunge che ci sperava poco visto che già due volte la richiesta di scarcerazione era andata male. E  conclude con una provocazione: “Se volessero arrestare anche me, lo facciano pure“.

Sm



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