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Don Riccardo Seppia in cella ha paura, è sieropositivo

Proseguono le indagini riguardo don Riccardo Seppia, ribattezzato da alcuni “il prete sesso cocaina“, che fu arrestato venerdì 13 maggio con l’accusa di abuso su minori, dunque pedofilia, e cessione di sostanze stupefacenti. Ma non è finito qui: adesso si potrebbe parlare di “prete sesso cocaina e Aids“, perchè il parroco, entrando nel carcere di […]


Proseguono le indagini riguardo don Riccardo Seppia, ribattezzato da alcuni “il prete sesso cocaina“, che fu arrestato venerdì 13 maggio con l’accusa di abuso su minori, dunque pedofilia, e cessione di sostanze stupefacenti. Ma non è finito qui: adesso si potrebbe parlare di “prete sesso cocaina e Aids“, perchè il parroco, entrando nel carcere di Marassi ha subito affermato di essere sieropositivo. Tuttavia, don Riccardo non era tenuto a dichiararlo, tantomento a sottoporsi al test sull’Hiv che, ricordiamo, viene effettuato solo su base volontaria dell’individuo. Ma il parroco accusato di abusi su un minore e cessione di sostanze stupefacenti, ha raccontato subito al medico del carcere qual era la sua condizione. In realtà, il fatto che posse positivo all’Aids, non era una sorpresa per gli inquirenti: la sua sieropositività di don Riccardo è già indicata, nero su bianco, nella penultima pagina dell’ordinanza di custodia cautelare del sacerdote, emessa dal gip di Milano il 12 maggio. Don Riccardo Seppia è stato disposto in una cella singola, ma questa disposizione non dipende dalla sua malattia. Infatti, nei carceri, ci sono non è raro trovare detenuti con l’Aids, sono quasi un terzo della popolazione carceraria e, a parte alcune misure igieniche, fanno vita in comune. Ma ieri sera don Riccardo Seppia ha invece chiesto al direttore del carcere di Marassi di essere trasferito, dicendo che la situazione per lui, in quel carcere, è insostenibile, facendo esplicito riferimento agli insulti continui e alle minacce che arrivano in ogni minuto dalle altre celle.

Don Seppia infati, è costretto a consumare i pasti da solo e ha anche rinunciato all’ora d’aria per evitare qualunque contatto con gli altri detenuti. La sua richiesta è stata accolta. Probabilmente già domani, dopo l’interrogatorio di oggi dvanti al pm Stefano Puppo, sarà trasferito nel settore «sex offender» del carcere di Sanremo.

Sm



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3 responses to “Don Riccardo Seppia in cella ha paura, è sieropositivo

  1. A parte che avere l’Hiv NON significa avere l’Aids e sarebbe bene smettere di fare tale confusione, da dove viene quell’assurda affermazione che “quasi un terzo” della popolazione carceraria avrebbe l’Hiv???

  2. 1. L’HIV è il virus di immunodeficienza umana, l’organismo che causa l’AIDS.
    2. I dati sono stati presi da siti che contengono informazioni sull’HIV.

  3. E SI’ PERCHE’ IL VATICANO VIETA ASSOLUTAMENTE L’USO DEL PRESERVATIVO. Per questo motivo e per gli abusi sessuali sui minori e la condizione di schiavitù dei fedenti, iddioti e credini è scattata in Germania la denuncia internazionale a carico di Ratzinger per crimini contro l’umanità in basa all’art. 7 del Trattato di Roma del 1.7.2002:
    All’attenzione
    del Procuratore Capo
    della Corte Penale Internazionale
    Dr. Luis Moreno Ocampo
    Maanweg, 174
    NL-2516 AB L’Aia
    14 febbraio 2011

    Denuncia penale
    contro
    Dr. Joseph Ratzinger,
    papa della chiesa cattolica romana
    per crimini contro l’umanità
    in base all’art. 7 dello Statuto della CPI (Codice Penale Internazionale)

    Così scriveva il Corriere della Sera il 17 marzo 2009, a proposito del viaggio di Ratzinger in Africa: «Già durante il volo, il Papa ha parlato dell’epidemia di Aids nel continente africano: “Non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi” ha dichiarato il pontefice. Benedetto XVI ha indicato come unica strada efficace quella di un rinnovo spirituale e umano nella sessualità» .
    L’indignazione a livello internazionale, eccetto che in Italia, principato della Santa Sede, è stata unanime. Addirittura Berlusconi, il grande sviolinatore dell’Orchestra Vaticana, ha commentato: “Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo” .
    Abbiamo sentito bene? Ha detto: È la sua missione? Quale, quella di sterminare le popolazioni del terzo mondo?
    LA RELIGIONE CHE UCCIDE – COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITA’
    http://alessiodibenedetto.jimdo.com/novita-2010/

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