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Per Gheddafi e suo figlio c’è un mandato internazionale d’arresto

La Corte Suprema dell’Aja ha emanato un mandato di cattura internazionale per Muammar Gheddafi e suo figlio per crimini contro l’umanità. La richiesta era stata fatta ai giudici dal procuratore della Corte penale, Luis Moreno Ocampo che ha richiesto un mandato di cattura internazionale non solo per Gheddafi, ma anche per il secondogenito del rais […]


La Corte Suprema dell’Aja ha emanato un mandato di cattura internazionale per Muammar Gheddafi e suo figlio per crimini contro l’umanità. La richiesta era stata fatta ai giudici dal procuratore della Corte penale, Luis Moreno Ocampo che ha richiesto un mandato di cattura internazionale non solo per Gheddafi, ma anche per il secondogenito del rais Saif al-Islam e per il capo dei servizi segreti Abdullah sl-Senussi, tutti con la stessa accusa, quella di crimini contro l’umanità, spingendo ad emanare un immediato ordine di arresto.

La Corte ha affermato di avere motivi ragionevoli che fanno credere che il colonnello Gheddafi, suo figlio e il capo dei servizi segreti, abbiano commesso i crimini dei quali sono accusati, dal 15 febbraio al 28 febbraio, prima dell’intervento internazionale in Libia.

Gli attacchi che il rais ha lanciato contro la popolazione in quelle due settimane, hanno provocato molti morti tra i civili libici, centinaia sono stati anche fatti prigionieri. La repressione fatta sulla popolazione soprattutto a Tripoli, Bengasi e Misurata, ha indotto la Corte a emanare il mandato di arresto, anche perché l’assoluto potere che il rais ha esercitato sulla popolazione per anni, ha fatto sì che il mandante fosse proprio il colonnello, senza ombra di dubbio.

Dalla Farnesina arrivano commenti precisi, poiché se la Corte Suprema dell’Aja ha richiesto l’arresto di Gheddafi, viene avvalorata ancor di più l’azione delle forze internazionali nella loro missione umanitaria della Nato, oltre ad avere un mandato dall’Onu.

Il mandato di arresto al figlio del rais, Saif al-Islam è stato emanato perché l’uomo risulta anche il vero “delfino” del rais e quindi vicino alle decisioni del colonnello, oltre ad essere anche la persona che esercita maggior influenza su Gheddafi.

Con questo mandato si vuole giungere ad una vera decapitazione del Governo libico, dando ragione ai ribelli che cercano di uscire dalla situazione politica che li ha visti sottostare per anni sotto l’assoluto potere del Colonnello Gheddafi.

Intanto a Bengasi, non appena è stato dato l’annuncio del mandato di arresto per Gheddafi, la gente si +è riversata per le strade, festeggiando un risultato che per molti era inaspettato.

Teresa Corrado



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