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Pensionato nascondeva 4 milioni in banca svizzera: scoperto dal fisco

In un momento così delicato, quale quello che stiamo vivendo in Italia per via della crisi e della manovra economica promossa dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, non mancano i furbetti e gli evasori fiscali. Secondo le ultime notizie, questa volta a farsi furbo sarebbe stato un pensionato di Parma. L’uomo, avrebbe scelto di “nascondere” i […]


In un momento così delicato, quale quello che stiamo vivendo in Italia per via della crisi e della manovra economica promossa dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, non mancano i furbetti e gli evasori fiscali. Secondo le ultime notizie, questa volta a farsi furbo sarebbe stato un pensionato di Parma. L’uomo, avrebbe scelto di “nascondere” i suoi risparmi all’estero, per poter dichiarare un reddito inferiore di quello che in realtà aveva.

Proprio così: il pensionato parmiggiano aveva nascosto in una banca svizzera 4 milioni di euro. Per il Fisco invece, l’uomo aveva un reddito di 56.000 euro. A scoprire i brogli è stata l’Agenzia delle Entrate di Parma. Così, il Fisco ha potuto incassare circa 800mila euro, già pagati dal contribuente.A scoprire la posizione sospetta del pensionato è stata la Guardia diFinanza, grazie a un controllo sui capitali detenuti all’estero. Dopo la segnalazione della Guardia di Finanza, gli 007 della Direzione Provinciale hanno ricostruito le movimentazioni di capitale operate sui depositi svizzeri del contribuente dal 2002.

Secondo le ultime notizie, la ricostruzione fatta dai funzionari dell’Area Persone fisiche ed enti non commerciali sarebbe la seguente: il pensionato di Parma non si era mai preoccupato di dichiarare l’ingente somma, frutto di investimenti familiari. L’Agenzia ha così potuto applicare la presunzione contenuta nel decreto legge 78/2009, secondo cui gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute nei paesi a regime fiscale privilegiato si considerano come “redditi sottratti ad imposizione”, salvo prova contraria.

Secondo la difesa del pensionato di Parma, il contribuente (cioè lui) sosteneva di non essere a conoscenza di un conto a lui intestato. Ma il pensionato ha dovuto saldare il suo debito, pagando circa 420.000 euro tra imposte e interessi, più 360.000 euro di sanzioni.

 

 

 



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