News e Cronaca

Ragazza morta per gioco erotico ultime notizie, arrivano i risultati dell’autopsia

Secondo le ultime notizie sulla morte di Paola Caputo, la ragazza di Guagnano (Lecce) residente a Roma trovata morta in un garage di Settebagni mentre praticava lo Shibari, Paola sarebbe morta per soffocamento durante il gioco erotico. E’ quanto emerge dall’autopsia che il medico legale ha svolto oggi presso l’Istituto di Medicina Legale de La […]


Secondo le ultime notizie sulla morte di Paola Caputo, la ragazza di Guagnano (Lecce) residente a Roma trovata morta in un garage di Settebagni mentre praticava lo Shibari, Paola sarebbe morta per soffocamento durante il gioco erotico. E’ quanto emerge dall’autopsia che il medico legale ha svolto oggi presso l’Istituto di Medicina Legale de La Sapienza di Roma.

Ricapitolando: nella notte tra venerdì e sabato Paola Caputo, un’amica romana e Soter Mulè si recano nel garage. Il loro obiettivo è praticare l’arte dello Shibari per fare un gioco erotico in tre: le due ragazze sarebbero state legate con una fune con tantissimi nodi e sarebbero state appese al soffitto. Sono da verificare le circostanze in cui Paola si è sentita male. Ecco le ultime notizie.Solo nella prossima settimana i medici legali saranno in grado di dire se Paola aveva assunto droga o alcool. Una cosa è certa: Paola improvvisamente si è sentita male, ha perso i sensi, e con il suo peso ha trascinato giù la sua amica, rischiando di soffocare anche lei, adesso ricoverata in Rianimazione al Sant’Andrea di Roma. Intanto, dall’ordinanza con la quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Marco Mancinetti, ha disposto gli arresti domiciliari per Soter Mulè, emerge il racconto dell’ingegnere che quella notte “legò Paola e la sua amica Federica“. Il giudice scrive che Mulè è stato protagonista di “una gravissima imprudenza contrassegnata dall’aver dato corso a una pratica in cui egli stesso si definisce poco esperto e oggettivamente rischiosa“. Lo Shibari,un gioco erotico “che non prevedeva – come scrive il gip – alcun effetto di sollevamento mediante la corda al collo delle due ragazze“. Secondo il giudice per le indagini preliminari da parte di Mulè “non vi è stato alcun comportamento di prevaricazione, di minaccia o di costrizione per indurre le due vittime ad accettare di essere legate“.

 



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