Cardinale Bagnasco va all’attacco dei politici
Il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, nel suo intervento al Consiglio Cei, ha usato parole molto forti e dure contro chi corrompe le azioni della chiesa attraverso comportamenti e azioni licenziose che producono danni sociali in negativo. Una sottolineatura sulla presa di posizione della Chiesa di fronte ad atti che nella sfera politica, sociale, […]
Il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, nel suo intervento al Consiglio Cei, ha usato parole molto forti e dure contro chi corrompe le azioni della chiesa attraverso comportamenti e azioni licenziose che producono danni sociali in negativo.
Una sottolineatura sulla presa di posizione della Chiesa di fronte ad atti che nella sfera politica, sociale, prendono il sopravvento con comportamenti “contrari al pubblico decoro”. Riferimento alla politica e alla società che di questi tempi compromettono la vita politica.
Bagnasco richiama la sobrietà, la disciplina, l’onore, la misura che devono caratterizzare chi si vuole occupare di politica, tenendo conto del proprio peso all’interno del paese che con le elezioni ha dato fiducia a chi ha eletto.
Ma ribatte anche contro le misure insufficienti dell’Italia di fronte ad una crisi economica che sta devastando non solo il paese, ma il mondo intero e che continua a far impensierire i vescovi che sono concordi nel dire che l’impressione è quella che siano insufficienti.
La morale non è un fatto mediatico sottolinea il cardinale, da esporre alla mercè, ma un impegno reale della persona politica. Lo stesso è per la corruzione che è una piovra che allarga i suoi tentacoli all’interno corrompendo e condizionando. Ma è un fenomeno che va combattuto come condizionamento e le nomine suggerite più dagli interessi personali che da quelli comunitari.
Allo stato attuale le scelte del governo sono errate e devono essere modificate, poiché serve, sempre secondo l’idea del cardinale, un raccordo tra fisco, previdenza e pensioni, mettendo in primo piano la famiglia per cui c’è bisogno di una politica efficace ed efficiente. Continuando in questo modo, l’Italia si appresta al suo declino, ci saranno le ricchezze per pochi, pochissimi, ma la popolazione sarà condannata alla miseria. Qualcosa che dovrebbe preoccupare l’intera classe politica e sicuramente la popolazione stessa che si ritroverebbe, in poco tempo dinanzi alla peggiore e più catastrofica situazione che si possa immaginare.
Il richiamo è duro e preciso e senza mezzi termini per la classe politica e sociale che si è eletta a salvatrice della situazione italiana, ma che in questo momento sta cercando solo di salvaguardare i propri affari, mettendo in crisi l’intero sistema economico e sociale italiano.
Teresa Corrado
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