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Torino: genitori troppo vecchi, la bimba va in affido

"Genitori troppo vecchi": la figlia non può restare con loro, deve andare in una nuova famiglia.


L’amore di una mamma o di un papà si possono misurare dall’età che hanno? Per il Tribunale dei minori di Torino sì: la storia è del 2011, anno in cui due coniugi di 71 e 59 anni si videro togliere la propria bimba dalle mani. La notizia di oggi è che la Procura generale di Torino ha chiesto la conferma dell’adottabilità della bimba di tre anni. Una bimba che ovviamente non ha nessuna colpa, ma che probabilmente sarà segnata da qualche trauma, visto che sarà affidata ad un’altra famiglia. Il pg Mirella Prevete di Torino ha chiesto la conferma dell’affidamento della bambina a un’altra famiglia «a malincuore» – ha detto – in quanto la nuova perizia ha cancellato, rispetto a quella effettuata nel corso del primo grado di giudizio, molte delle asserite criticità sulla capacità educativa dei genitori naturali, ma ne ha tuttavia espresse di nuove. Dunque i due coniugi non sono considerati dei “buoni genitori” perché sono troppo grandi. L’avvocato Fabio Deorsola, legale della coppia, si è opposto e ha chiesto l’immediato riaffidamento della piccola, nata in seguito a procreazione assistita, ai genitori. Al termine dell’udienza la Corte d’appello si è riunita in camera di consiglio e depositerà la sentenza nei prossimi giorni. Si sono espressi, come sempre in questi casi, anche gli psichiatri Mirella Rostagno e Maurizio Desana alla Corte d’appello, che – attraverso la perizia – hanno fatto sapere che  la bambina «ha evidenziato un importante livello di sofferenza» per la situazione che si è venuta a creare. «La valutazione delle capacità genitoriali dei genitori naturali – dicono i due medici – ha evidenziato grossi limiti, non derivati da una patologia conclamata e clinicamente significativa, ma dalla strutturazione della personalità di entrambi. Nella madre sono presenti importanti tratti della personalità istrionica e della personalità narcisistica, mentre il padre, oltre i limiti naturali derivati dall’età avanzata, si presenta come estremamente dipendente dalla moglie e non sempre capace di arginare le sue richieste». La conclusione della perizia psichiatrica è la seguente: «la limitazione delle loro capacità è evidente e indiscutibile. L’età avanzata dei genitori non potrà essere l’unico elemento di giudizio e quindi un pregiudizio, ma unitamente agli altri elementi ha una sua considerevole importanza».

 



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